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Oggi: 05 Dic, 2025

Ecco quando ci chiederanno 68 o 70 anni per andare in pensione

Tra requisiti contributivi e aggiornamenti per lavoratori pubblici e privati, come e quando l’età pensionabile potrebbe salire a 68 o 70 anni nei prossimi anni?
4 mesi fa
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pensione
Foto © Pixabay

Quando ci chiederanno 68 o 70 anni per andare in pensione? Come canta Fabio Rovazzi con il brano Senza pensieri: “Acquisto compulsivo, roba che non serve ma voglio per primo. Per fare il figo dovrò chiedere un fido, mi sa che tocca fare un altro pezzo estivo. Senza problemi, senza pensieri, come i vecchietti a esaminare i cantieri”.

Al di là della spensieratezza della canzone, resta un interrogativo tutt’altro che leggero: quando andremo davvero in pensione? L’allungamento della vita media e le regole legate all’adeguamento dei requisiti previdenziali stanno spingendo sempre più in là l’età per lasciare il lavoro.

Secondo le stime ufficiali della Ragioneria generale dello Stato, già nei prossimi decenni potremmo trovarci di fronte a un innalzamento dell’età pensionabile fino a 68 anni e, in alcuni casi, persino fino a 70 anni. Una prospettiva che riguarda non solo le generazioni più giovani, ma anche chi è già vicino alla pensione e vuole capire cosa lo attende.

Ecco quando ci chiederanno 68 o 70 anni per andare in pensione

L’età pensionabile in Italia non è fissa, ma si muove nel tempo seguendo l’andamento della speranza di vita. Ogni aggiornamento degli indicatori demografici, infatti, può tradursi in un innalzamento dei requisiti per lasciare il lavoro. A tal proposito è bene sapere che, secondo alcune recenti stime elaborate dalla Ragioneria generale dello Stato sulla base dello scenario demografico Istat 2023, il primo scatto potrebbe arrivare già nel 2027, con un aumento di tre mesi. Un incremento, quest’ultimo, che porterebbe l’accesso alla pensione di vecchiaia a 67 anni e 3 mesi.

Se le proiezioni verranno confermate, nel 2030 il requisito salirà a 67 anni e 5 mesi, mentre nel 2040 serviranno 68 anni e 1 mese, ovvero tredici mensilità in più rispetto alla soglia attuale.

Lo stesso meccanismo toccherà anche la pensione anticipata, che ad oggi è accessibile previa maturazione di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Ebbene, i requisiti potrebbero aumentare a 43 anni e 11 mesi per gli uomini e 42 anni e 11 mesi per le donne entro il 2040.

Se tutto questo non bastasse, la Ragioneria prevede che nel 2067 la pensione di vecchiaia scatti a 70 anni tondi e che, addirittura, nei primi anni ’80 del secolo si arrivi a 70 anni e 8 mesi. Queste proiezioni mostrano chiaramente come il progressivo aumento della longevità si traduca in un allungamento della carriera lavorativa. Ecco perché è consigliabile, per chi è ancora giovane o ha diversi anni davanti a sé prima della pensione, pensare già a una forma di previdenza integrativa. In questo modo si potrà contare su una maggiore tranquillità economica e più libertà di scelta quando arriverà il momento di smettere di lavorare.

I dipendenti pubblici “eccellenti” fino a 70 anni

Un capitolo particolare riguarda il lavoro nella Pubblica amministrazione. Una recente norma, infatti, consente agli enti di trattenere in servizio fino ai 70 anni i dipendenti considerati “eccellenti”. Ovvero con valutazioni di performance molto elevate. L’obiettivo è non disperdere competenze preziose, soprattutto in un periodo di forte ricambio generazionale. La decisione, però, non è automatica. L’amministrazione, infatti, deve motivarla all’interno del Piano integrato di attività e organizzazione.

Dimostrando  così che quelle competenze sono davvero indispensabili e che non potrebbero essere sostituite facilmente.

Una misura che da un lato valorizza i lavoratori più preparati, ma che dall’altro solleva dubbi sullo spazio lasciato alle nuove generazioni nel pubblico impiego. Tra nuove regole e aspettativa di vita in aumento, la pensione sembra sempre più lontana. Proprio per questo motivo è importante tenersi informati e pensare per tempo al proprio futuro. Perché se è pur vero che l’età anagrafica non si può scegliere, la sicurezza economica con cui affrontare il pensionamento dipende anche dalle decisioni che ognuno prende oggi.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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