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Oggi: 05 Dic, 2025

Tra pace fiscale, rottamazione cartelle e meno tasse: ecco le ultime sulla manovra di Bilancio

Nella nuova Manovra di Bilancio potrebbero esserci provvedimenti importanti come la pace fiscale e il taglio dell'IRPEF.
4 mesi fa
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pensioni manovra finanziaria
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Presto inizierà il solito trambusto legato alla Legge di Bilancio. Come ogni anno, infatti, il governo è chiamato al varo della nuova manovra finanziaria, che entro ottobre deve essere predisposta e presentata alle Camere per avviare l’iter di approvazione, così da entrare in vigore dall’inizio del nuovo anno. La manovra di quest’anno è molto attesa dai contribuenti, per ragioni differenti: c’è chi si aspetta novità sulle pensioni, chi attende interventi in materia fiscale, e così via.

Al momento possiamo parlare solo di indiscrezioni, che accompagnano l’avvio della fase istruttoria della Legge di Stabilità 2025, poiché certezze ufficiali non ce ne sono ancora.


>Le voci di corridoio sul fronte fiscale sono particolarmente rilevanti, sia per le cartelle esattoriali, sia per la tassazione degli italiani: due temi di interesse comune, considerando che molti contribuenti hanno debiti fiscali e che la pressione fiscale italiana è tra le più alte d’Europa.

Tra pace fiscale, rottamazione cartelle e meno tasse: ecco le ultime sulla manovra di Bilancio

La manovra finanziaria 2026 dovrebbe includere provvedimenti di grande rilievo sulle cartelle esattoriali, al punto da far parlare di una nuova Pace Fiscale.
>Secondo le indiscrezioni, nel testo della manovra – o nel classico decreto fiscale collegato – dovrebbe essere prevista una nuova rottamazione delle cartelle, utile sia allo Stato, che punta a incassare quanto più possibile, sia ai contribuenti che intendono regolarizzare la propria posizione.

Questa nuova rottamazione dovrebbe prevedere:

  • rate più lunghe rispetto alle precedenti;
  • gli stessi sconti sulle voci accessorie;
  • meno rigidità nelle regole di pagamento.

La prima maxi rata dovrebbe essere pari al 5% del debito complessivo.

E ridotto di tutte le voci aggiuntive cancellate: sanzioni, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e diritti di riscossione. Rimane dunque il solo importo capitale (tributo, tassa o multa non pagata).

Nuova rottamazione delle cartelle ma non solo: c’è anche il taglio dell’IRPEF

Il debito residuo della nuova rottamazione, al netto delle voci cancellate e dopo la prima maxi rata, sarà dilazionato in 10 anni, con 120 rate mensili:

  • senza interessi;
  • senza ulteriori aggravi.

Potranno essere incluse tutte le cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate Riscossione fino al 31 dicembre 2023. Inoltre, fino a 8 rate potranno essere posticipate senza incorrere nella decadenza dal piano.

Accanto alla rottamazione, un provvedimento molto atteso è il taglio dell’IRPEF. In particolare:

  • il secondo scaglione IRPEF, oggi applicato al reddito tra 28.000 e 50.000 euro, verrebbe riscritto;
  • l’aliquota scenderebbe dal 35% al 33%;
  • lo scaglione si estenderebbe fino a 60.000 euro.

Questo intervento comporterebbe un vantaggio fiscale fino a 1.440 euro annui, riducendo la pressione fiscale per una larga platea di contribuenti.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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