Non solo avvisi bonari e lettere di compliance derivanti dall’Agenzia Entrate, ad agosto si fermano anche le notifiche da parte dell’INPS. A farlo sapere è lo stesso istituto con il Messaggio n. 2359/2025 pubblicato qualche giorno da sul proprio sito istituzionale.
Nel documento l’istituto elenca specificamente ciò che si ferma nell’ottavo mese dell’anno. Un mese in cui i contribuenti cercano di godersi un po’ di meritato riposto tra vacanze e relax sotto l’ombrellone o altrove.
La sospensione di avvisi bonari e lettere compliance dal fisco
Il Dl n. 1/2024 (c.d. decreto Adempimenti), ricordiamo, che in ambito fiscale prevede lo stop all’invio di avvisi bonari e lettere di compliance da parte dell’Agenzia Entrate in due specifici mesi dell’anno.
Ossia, dal 1° agosto al 31 agosto e dal 1° dicembre al 31 dicembre. Ciò, avviene dal 2024 ogni anno.
Ad ogni modo, lo stesso decreto stabilisce che l’Amministrazione può derogare allo stop in casi di “indifferibilità ed urgenza”. Tali circostanze sono state individuate, a titolo esemplificativo, nella circolare di chiarimenti sul decreto Adempimenti (la Circolare n. 8/2024).
Ad esempio, l’Agenzia può comunque notificare avvisi e lettere compliance in detti mesi laddove la mancata notifica andrebbe a compromettere il diritto alla riscossione dei tributi. Oppure il caso in cui il destinatario sia un soggetto che si trova sottoposto a procedure concorsuali.
Sempre con riferimento agli avvisi bonari, il fisco prevede anche la c.d. sospensione feriale che va dal 1° agosto al 4 settembre di ogni anno. Durante questo periodo si sospendono i termini per rispondere o per pagare l’avviso.
Si sospende, dunque, il decorso degli ordinari 60 giorni previsti.
Anche l’INPS si ferma ad agosto: tutto quello che è sospeso
Ebbene, l’INPS, con il Messaggio n. 2359 del 25 luglio 2025 ha fatto sapere che per tutto il mese di agosto è sospesa la notifica di alcuni atti, ossia:
- note di rettifica;
- verifiche della regolarità contributiva, ai sensi dell’articolo 1, comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, effettuate tramite il sistema di
- dichiarazione preventiva di agevolazione (D.P.A.);
- diffide di adempimento, salvo i casi in cui sia prossimo il maturare del termine di prescrizione. Tale sospensione, tuttavia, non vale per gli atti relativi alla contribuzione alla Gestione dipendenti pubblici;
- verbali ispettivi;
- atti di recupero scaturiti dalla vigilanza documentale;
- avvisi di addebito (AVA);
- atti di accertamento;
- ordinanze/ingiunzioni.
Sospensione agosto: boccata d’ossigeno
Le sospensioni previste nel mese di agosto rappresentano un importante vantaggio per i contribuenti, sia sotto il profilo pratico che psicologico. In un periodo tradizionalmente dedicato al riposo e alle ferie, l’assenza di notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS consente di evitare interruzioni e preoccupazioni legate a richieste fiscali e previdenziali.
Il contribuente può così godere con maggiore serenità del proprio tempo libero, senza il timore di ricevere avvisi bonari, lettere di compliance, diffide o accertamenti. Inoltre, la sospensione dei termini per rispondere agli avvisi bonari, che si estende fino al 4 settembre, concede un margine temporale aggiuntivo per valutare con calma la situazione e predisporre eventuali pagamenti o controdeduzioni.
Tale misura favorisce una gestione più ordinata degli adempimenti, riducendo il rischio di errori o dimenticanze causate dalla fretta. In sintesi, queste sospensioni tutelano il diritto al riposo e migliorano la relazione tra cittadino e amministrazione.
Riassumendo
- Stop anche per avvisi bonari e lettere compliance da parte dell’Agenzia Entrate.
- Il Dl 1/2024 fissa le sospensioni per agosto e dicembre ogni anno.
- Eccezioni previste in casi urgenti o di riscossione compromessa.
- La sospensione feriale blocca i termini per risposte e pagamenti dal 1/8 al 4/9.
- INPS sospende notifiche ad agosto, come annunciato nel Messaggio n. 2359/2025.
- Sospesi vari atti INPS, esclusi quelli per contribuzione Gestione dipendenti pubblici.