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Oggi: 05 Dic, 2025

Perché il premier Bayrou ha invitato i francesi a ‘lavorare di più’?

Il primo ministro francese François Bayrou ha invitato i connazionali a "lavorare di più", partendo dai dati della bilancia commerciale.
4 mesi fa
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Bilancia commerciale spia dei mali in Francia
Bilancia commerciale spia dei mali in Francia © Licenza Creative Commons

Il tempo delle mele in Francia è finito. Lo squilibrio dei conti pubblici è andato avanti per troppo tempo e i nodi sono arrivati al pettine. Il primo ministro François Bayrou non ha addolcito in alcun modo la pillola ai suoi concittadini: “rischiamo la fine della Grecia”. E nel presentare la manovra “lacrime e sangue” (a Parigi ancora non posseggono una simile definizione), ha voluto allegare al documento alcune tabelle, una delle quali riguarda i dati poco entusiasmanti della bilancia commerciale. Un discorso all’Assemblea Nazionale culminato con una battuta che ha fatto il giro del mondo: “dobbiamo lavorare di più”.

Significato dell’import/export con resto del mondo

E per farlo, il suo governo propone l’abolizione di due giorni festivi: Lunedì di Pasqua e 8 maggio. Inutile dire che è stato uno choc per i francesi. Guardavano con terrore alle politiche di austerità applicate nella confinante Italia per decenni senza immaginare che prima o poi le avrebbero somministrate anche a loro. E come si chiederebbe più di qualcuno, la bilancia commerciale cosa c’azzecca? Tanto. Noi sappiamo che un’economia compra merci e servizi dal resto del mondo e allo stesso tempo vende merci e servizi al resto del mondo. La globalizzazione ha reso questo interscambio più fitto che mai, rimuovendo barriere doganali e non.

Quando un’economia esporta all’estero più di quanto importa da esso, ha una bilancia commerciale in attivo. Quando importa di più di quanto esporta, il saldo è negativo. Nel primo caso si dice anche che essa sia esportatrice netta, nel secondo la di definisce importatrice netta.

Ci sono due modi per guardare a tali saldi. Il primo è dal lato dell’offerta. Quando un’economia è esportatrice netta, significa che produce beni e servizi in quantità maggiore rispetto ai bisogni domestici. Se è importatrice netta, significa che produce meno di quanto i suoi cittadini abbiano bisogno.

Confronto con Germania e Italia

Ed è per questo che Bayrou ha voluto allegare i dati della bilancia commerciale, effettuando un confronto con Germania e Italia. Ha così mostrato ai deputati che lo ascoltavano che nel 2024 il saldo francese è stato passivo per 102,7 miliardi di euro. Un valore pari al 3,51% del Pil. Nello stesso anno, la Germania ha riportato un avanzo di 240,5 miliardi (5,59%) e l’Italia di 54,8 miliardi (2,5%). Non si tratta di dati isolati. Sono ormai una realtà strutturale. La Francia importa, mentre Germania e Italia esportano.

Cosa significano questi numeri? Le imprese francesi non producono a sufficienza. Perché? I loro dipendenti non lavorano quanto dovrebbero. In altre parole, c’è una produzione di ricchezza insufficiente. Ecco la spiegazione di quel “dobbiamo lavorare di più”. Ed ecco spiegata la ragione per cui i francesi dovranno rinunciare a qualche festività retribuita. L’era dei diritti avulsi dal contesto socio-economico è finita.

Bilancia commerciale dal lato della domanda

Dicevamo, la bilancia commerciale può essere vista da due prospettive. La seconda è dal lato della domanda. Se un’economia registra cronici saldi passivi, significa che consuma più di quanto produce. Perché? Sta vivendo sopra le proprie possibilità. Viceversa, se consuma meno di quanto produce, sta vivendo al di sotto delle proprie possibilità. Qual è la causa? I consumi in eccesso derivano dal fatto che lo stato fa debiti, stimolando così la domanda interna. E’ la teoria dei cosiddetti deficit gemelli.

L’Italia interpreta appieno questa spiegazione. Fino a quando lo stato faceva deficit, avevamo una bilancia commerciale con saldi passivi. Quando ha iniziato a risanare i conti pubblici, siamo passati in avanzo. La Francia è in disavanzo primario, cioè le sue entrate non riescono a coprire neanche le spese al netto degli interessi sul debito. Al contrario, Italia e Germania sono in avanzo primario. Bayrou ha voluto segnalare ai suoi concittadini che d’ora in avanti dovranno essere più simili a noi italiani e ai tedeschi. L’alternativa sarebbe somigliare definitivamente ai greci.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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