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Oggi: 05 Dic, 2025

Quali spese per la casa si recuperano con il 730

Diverse sono le spese per la casa che è possibile recuperare in sede di dichiarazione dei redditi con il 730. Ecco di quali si tratta.
5 mesi fa
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spese casa 730
Foto © Pixabay

Quali spese per la casa è possibile recuperare con il 730? Come canta Irene Grandi con il brano La cometa di Halley: “Questo nostro esistere a metà, che la casa ha i rubinetti da cambiare. Eppure un tempo ridevi e mostrandomi il cielo, mi disegnavi illusioni e possibilità e la Cometa di Halley ferì il velo nero che immaginiamo nasconda la felicità”. Versi che riflettono tutta la poesia e allo stesso tempo la fatica della vita domestica.

Tra sogni, rincorse quotidiane e piccole riparazioni da fare, la casa continua ad essere il nostro rifugio, ma anche un investimento importante. Fortunatamente alcune delle spese che sosteniamo per ristrutturarla, migliorarla o renderla più efficiente possono essere recuperate grazie al modello 730.

Ma di quali si tratta? Entriamo nei dettagli e vediamo quali interventi e costi legati all’abitazione possono essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi, alleggerendo il peso fiscale e, perché no, rendendo più concreti quei sogni che a volte sembrano solo illusioni.

Quali spese per la casa si recuperano con il 730

A partire dallo scorso 30 aprile 2025 i contribuenti possono accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata relativa all’anno d’imposta 2024, direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. I soggetti interessati possono modificare, integrare o trasmettere il modello 730 fino al 30 settembre 2025. Proprio in tale ambito si invita a prestare attenzione alle varie novità ,tra cui figurano le modifiche al Superbonus e ad altre agevolazioni edilizie, riformulate dalla Legge di Bilancio.

Entrando nei dettagli, ricordiamo che per le spese sostenute nel corso del 2024, l’aliquota del Superbonus è stata ridotta al 70%, mentre per l’anno in corso, ovvero il 2025, è prevista un’ulteriore riduzione al 65%.

Quest’ultima detrazione dovrà essere indicata nella dichiarazione dell’anno seguente, ovvero con il modello 730 del 2026.

Spese sostenute nel 2023: opzione per rate in 10 anni

Un cambiamento significativo riguarda la durata della detrazione. Chi ha effettuato interventi agevolati nel 2024, quali riqualificazione energetica, interventi antisismici e consolidamento statico, potrà usufruire della detrazione in dieci rate annuali di pari importo, contro le quattro previste in precedenza. Anche chi ha sostenuto spese nel 2023 può optare per la ripartizione decennale del beneficio fiscale, barrando la casella Colonna 7A – Opzione 2023 nel quadro apposito del modello 730. La possibilità di spalmare la detrazione in dieci anni riguarda anche altri incentivi relativi a spese sostenute nel 2024, tra cui sismabonus, bonus barriere architettoniche, bonus mobili ed elettrodomestici.

Ma come compilare il Modello 730/2025? Ebbene, per accedere alle detrazioni relative ai lavori edilizi, occorre compilare correttamente il Quadro E del modello 730, sezione dedicata agli “Oneri e spese“. Entrando nei dettagli le voci da prendere in considerazione sono le seguenti:

  • Sezione III A, righi da E41 a E43: da utilizzare per ogni singola unità immobiliare interessata dagli interventi;
  • Sezione III B, righi da E51 a E53: per l’inserimento dei dati catastali degli immobili;
  • Sezione IV, righi E61 e E62: per le spese relative al risparmio energetico e al Superbonus, con dettaglio del tipo di intervento e, se presente, della maggiorazione sisma.

L’Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito che non vanno riportate nella dichiarazione le spese sostenute nel 2024 che risultano già comunicate con determinati codici, ovvero dal 13 al 20, 26, 27, 28 e 32, nella procedura per l’esercizio dell’opzione di sconto in fattura o cessione del credito. Queste detrazioni, infatti, risultano già utilizzate tramite altri canali.

Bonus mobili ed elettrodomestici 2024

Nel Modello 730/2025 è confermato anche il bonus mobili, con una detrazione del 50% su un massimo di 5 mila euro di spesa, pari a un beneficio massimo di 2.500 euro. Il bonus in questione spetta solamente nel caso in cui si siano sostenute spese per lavori edilizi ammessi al beneficio. Tra queste si annoverano costi per la manutenzione ordinaria su parti comuni condominiali e per la manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su immobili residenziali.

Da annoverare anche le spese per la ricostruzione dopo calamità naturali e gli interventi effettuati da imprese edilizie o cooperative con successiva vendita o assegnazione dell’immobile entro 6 mesi. Per fruire della detrazione è necessario compilare il rigo E57. Il tutto a patto di rispettare i requisiti richiesti. In particolare, come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il bonus in questione viene riconosciuto a chi acquista:

  • mobili nuovi
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica”.

Come è facile notare, sono varie le spese che è possibile portare in detrazione. Una chiara dimostrazione di come la dichiarazione dei redditi non rappresenti soltanto un obbligo fiscale, ma anche un’opportunità per recuperare parte delle spese. In caso di dubbi si invita a consultare le istruzioni per la compilazione del modello 730/2025 inerente il periodo d’imposta 2024 o rivolgersi ad un Caf o Patronato per ottenere maggiori informazioni in merito.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.