Dichiarazione Imu oggetto di novità in ordine ai termini di presentazione e scadenza in base all’ultimo decreto legge sui pagamenti pregressi alle imprese da parte della Pubblica amministrazione.

Dichiarazione Imu

Entrata con forza nel novero degli adempimenti fiscali richiesti ai contribuenti lo scorso anno per effetto dell’entrata in vigore proprio dal 2012 della nuova tassa Imu, la dichiarazione corrispondente è stata oggetto di continue proroghe, rinvii e chiarimenti, fino all’approvazione del modello definitivo e delle relative istruzioni per la compilazione.

 La dichiarazione Imu, è bene ricordarlo, deve essere presentata da quei soggetti che in possesso al 1° gennaio 2012 di un immobile per il quale la situazione dichiarativa ai fini Ici non è compatibile con la disciplina Imu e da coloro che hanno posto in essere una variazione relativa all’immobile soggetto ad Imu, fino al 5 novembre 2012, quando cioè è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il modello di dichiarazione. Per quei soggetti invece il cui evento scaturente l’obbligo dichiarativo sorge dopo, la scadenza da rispettare è di 90 giorni successivi al verificarsi dell’evento stesso.

Quando va presentata la dichiarazione?

Dopo continue proroghe e rinvii è stato individuato come giorno di scadenza della dichiarazione Imu, il 4 febbraio 2013 per la stragrande maggioranza dei contribuenti interessati. Lo scorso 2 aprile invece è stato l’ultimo giorno di tempo utile per presentare la dichiarazione per i soggetti possessori di fabbricati classificabili nel gruppo catastale D e non iscritti in catasto ovvero iscritti ma senza attribuzione di rendita, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati. 

La novità del decreto sblocca debiti PA 

Proprio sul termine di scadenza della presentazione della dichiarazione Imu è recentemente intervenuto il legislatore con il decreto legge 8 aprile 2013, n. 85 il decreto che sblocca i pagamenti alle imprese da parte dello Stato per intenderci. Il decreto in questione ha modificato il comma 12 ter dell’articolo 13 del decreto legge n. 201 del 2011 convertito in legge n.

214 del 2011, la cosiddetta manovra salva Italia, prevedendo che la dichiarazione Imu debba essere presentata entro il 30 giugno, individuata come data unica per tutti i soggetti interessati dall’adempimento dichiarativo. 

Scadenza  presentazione: 30 giugno

In sostanza si prevede ora che la dichiarazione relativa alla tassa sugli immobili introdotta dal Governo Monti, debba essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.  La novità introdotta elimina quella disposizione che prevedeva che i soggetti passivi fossero tenuti a presentare la dichiarazione entro 90 giorni dalla data in cui, a seconda dei casi, ha avuto inizio il possesso dell’immobile, ovvero si sono verificate variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta. Si torna in sostanza alla disciplina prevista in tema di dichiarazione Ici, per cui la scadenza della presentazione aveva data unica, cosa che adesso trova applicazione anche per la dichiarazione Imu. Il fine di questa novità si legge nella relazione illustrativa del decreto  per cui la data unica ha come scopo quello di evitare “un’eccessiva frammentazione dell’obbligo dichiarativo derivante dal termine mobile dei 90 giorni e per risolvere gli insolubili problemi che, a legislazione vigente, si sono posti in ordine alla possibilità dei contribuenti di ricorrere all’istituto del ravvedimento, di cui alla lettere b), comma 1, articolo 13 decreto lgs n. 472 del 1997”.