Montante contributivo Inps 2013. Ecco i coefficienti di trasformazione del montante valevoli dal 1 gennaio di quest’anno.

Montante contributivo, cos’è

Bisogna innanzitutto spiegare cosa sia il montante contributivo. Esso rappresenta il capitale che il lavoratore ha accumulato nel corso degli anni lavorativi ed è necessario calcolarlo ai fini della pensione contributiva. Per il calcolo di questa infatti devono essere seguiti precisi step come individuare la retribuzione annua dei lavoratori dipendenti o i redditi conseguiti dai lavoratori autonomi o parasubordinati, calcolare i contributi di ogni anno sulla base dell’aliquota di computo (33% per i dipendenti; 20% per gli autonomi; vigente anno per anno per gli iscritti alla gestione separata), determinare il montante individuale che si ottiene sommando i contributi di ciascun anno opportunamente rivalutati sulla base del tasso annuo di capitalizzazione derivante dalla variazione media quinquennale del PIL (prodotto interno lordo) determinata dall’Istat e applicare proprio al montante contributivo il coefficiente di trasformazione, che varia in funzione dell’età del lavoratore, al momento della pensione.

(Si veda per maggiori dettagli il nostro articolo Pensione contributiva, come calcolarla).

Per determinare il montante individuale dei contributi occorre:

  • individuare  la base imponibile annua (cioè la retribuzione annua, per gli iscritti alle gestioni pensionistiche dei lavoratori dipendenti; il reddito annuo, per gli iscritti alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi) corrispondente ai periodi di contribuzione (obbligatoria, volontaria, figurativa, da riscatto, da ricongiunzione) fatti valere dall’assicurato in ciascun anno;
  • calcolare  l’ammontare dei contributi di ciascun anno moltiplicando la base imponibile annua per l’aliquota di computo del 33%, per i periodi di contribuzione da lavoratore dipendente, ovvero per l’aliquota di computo del 20%, per i periodi di contribuzione da lavoratore autonomo; per i parasubordinati l’aliquota varia dal 17% al 27%.
  • determinare  il montante individuale dei contributi sommando l’ammontare dei contributi di ciascun anno, rivalutato annualmente sulla base del tasso annuo di capitalizzazione risultante dalla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo nominale (PIL), appositamente calcolata dall’ISTAT con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare. 

 Coefficienti di trasformazioni aggiornati

L’Inps ha pubblicato la tabella contenenti i nuovi coefficienti di trasformazione e i divisori del montante contributivo, il cui aggiornamento è stato previsto con decorrenza dal 1° gennaio 2013 dalla manovra salva Italia.

I divisori ed i coefficienti valevoli per l’anno 2013 in base all’età sono:

– 57 anni (divisore: 23,236; valore: 4,304%);

– 58 anni (divisore: 22,647; valore: 4,416%);

– 59 anni (divisore: 22,053; valore: 4,535%);

– 60 anni (divisore: 21,457; valore: 4,661%);

– 61 anni (divisore: 20,852; valore: 4,796%);

– 62 anni (divisore: 20,242; valore: 4,940%);

– 63 anni (divisore: 19,629; valore: 5,094%);

– 64 anni (divisore: 19,014; valore: 5,259%);

– 65 anni (divisore: 18,398; valore: 5,435%);

– 66 anni (divisore: 17,782; divisore: 5,624%);

-67 anni (divisore: 17,163; valore: 5,826%);

–  68 anni (divisore: 16,541; valore: 6,046%);

– 69 anni (divisore: 15,917; valore: 6,283%);

– 70 anni (divisore: 15,288; valore: 6,541%).