Tantissime sono ormai le richieste che l’Inps riceve giornalmente da parte degli under e over 65 anni per il riconoscimento dell’ invalidità civile. Dalla data di inoltro della richiesta fino alla convocazione da parte della commisione medica per valutare effettivamente il grado di invalidità, talvolta ci sono tempi di attesa che possono variare tra le due settimane e i 6/8 mesi (poi dipende dalla regione di competenza). Cosa succede se in questo margine temporale il richiedente non si presenta perchè deceduto? Perde tutto? Non è detto.

Se ciò dovesse accadere, esiste una apposita istanza denominata ”Istanza post mortem” che consente agli eredi del richiedente defunto di consegnare alla commisione medica convocatrice, oppure direttamente alla sede Inps di appartenenza, tutta la documentazione medica che possa consentire alla commissione di valutare la possibilità di concedere l’indennità con decorrenza dalla data della domanda sino al mese della morte.   Gli eredi. infatti, dovranno allegare all’istanza, reperibile sul sito www.inps.it, copia della carta di identità del dante causa (termine tecnico per indicare il richiedente deceduto), tutta la documentazione medica rilasciata da enti pubblici sia in originale che in copia e copia della carta di identità e codice fiscale degli eredi. Purtroppo tale istanza va consegnata cartacea oppure tramite PEC alla direzione provinciale INPS di appartenenza in quanto ancora non è attiva la modalità telematica. Si ricorda inoltre che anche gli enti di patronato legalmente riconosciuti possono presentare l’istanza tramite una delega sottoscritta dagli eredi. I tempi per la valutazione sono di 90gg che decorrono dalla consegna dei documenti. Entro tale termine la commissione dovrà decidere se riconoscere l’indennità oppure no. L’INPS è tenuto ad informare il richiedente circa l’esito (qualunque esso sia) della commissione con una comunicazione scritta.