Poste Italiane, l'IPO sarà un pasticcio?Come avevamo già anticipato lo scorso venerdì, ha preso il via oggi l’IPO di Poste Italiane. Si tratta di uno dei più importanti sbarchi a Piazza Affari dell’anno in corso e della seconda maggiore privatizzazione varata dal Tesoro dopo quella di Enel. Il collocamento in Borsa interessa il 40% della controllata del Tesoro. Il governo ha sempre affermato che la privatizzazione delle Poste è necessaria per rendere più efficiente il servizio e, al tempo stesso, per reperire le risorse necessarie per abbattere il debito di quello che è un vero e proprio colosso.

 . Il collocamento inizia oggi 12 ottobre 2015 e terminerà il 22 ottobre 2015. Lo sbarco in Borsa, quindi, dovrebbe esserci nell’ultima settimana di ottobre o, al massimo, nei primi giorni di novembre. L’operazione è rivolta ad investitori istituzionali, al pubblico retail e ai dipendenti di Poste Italiane (in quest’ultimo caso il termine per aderire all’offerta non sarà il 22 ottobre ma il 21, un giorno prima).

Vediamo nello schema riepilogativo sottostante quelle che sono le principali caratteristiche dell’operazione.

 

IPO Poste Italiane prezzo

La valorizzazione del capitale di Poste Italiane è compresa nel range 7,84 miliardi – 9,8 miliardi di euro. Tali valori sono pari ad un minimo non vincolante di 6 euro ed un massimo vincolante di 7,5 euro per azione. L’offerta riguarda un massimo di 453 milioni di azioni ordinarie corrispondenti al 34,7% del capitale sociale della società. La quota collocata raggiungerà però un complessivo 38,2% del capitale nel caso in cui l’opzione greenshoe sarà integralmente esercitata. Scendendo più nel dettaglio si possono individuare due diverse sezioni della struttura dell’offerta che risulta così composta: un’offerta pubblica di un minimo di 135,9 milioni di azioni (il 30% dell’offerta globale) rivolta al pubblico indistinto in Italia e ai dipendenti del gruppo e un collocamento istituzionale di massime 317,1 milioni di azioni (il 70% dell’offerta globale) che è riservato ad investitori istituzionali in Italia ed all’estero.

 

IPO Poste Italiane lotto minimo e Bonus Share

Per quanto concerne il pubblico indistinto, si possono presentare domande di adesione all’offerta per quantitativi minimi di 500 azioni o suoi multipli, ovvero per quantitativi minimi di 2mila azioni o suoi multipli, ovvero per quantitativi minimi di 5mila azioni o suoi multipli.Se l’assegnatario manterrà le azioni acquisite per 12 mesi allora sarà a lui riconosciuta 1 azione ordinaria Poste Italiane ogni 20 azioni assegnate nell’ambito dell’offerta pubblica, pari al 5% di rendimento.