Arrestate sei persone, alcune delle quali dipendenti delle Poste del Salento, per aver svuotato i conti correnti di ignari clienti. Falsificando i documenti hanno sottratto da conti correnti di clienti delle Poste più di un milione di euro. Le persone, arrestate questa mattina dagli agenti della Questura di Lecce, sono accusate di peculato, falsità materiale e riciclaggio. I soldi sottratti ai clienti delle Poste venivano, una volta sottratti, investiti in auto di lusso o altri oggetti costosi, come orologi Rolex.

Cataldo Motta, procuratore della Repubblica di Lecce, spiega che l’inchiesta che ha portato all’arresto delle sei persone era partita già nel 2012 dopo una segnalazione dell’ufficio Certificatore di Poste Italiane dopo che era stata scoperta, in un ufficio postale di Locri, un’operazione sospetta che non aveva nessuna corrispondenza tra il libretto di risparmio e i dati forniti per prelevare il denaro. Lo stesso meccanismo era stato usato in seguito per prelevare denaro di altre persone ignare, almeno 14. Tra gli arrestati il responsabile Area consulenza dell’ufficio postale di Parabita, Cosimo Prete, di 55 anni, oltre alle accuse citate sopra, per lui si aggiunge quella di truffa aggravata alla Pubblica amministrazione. Per Marcolino Andriola, quarantottenne di Cellino San Marco, Pierluigi Anelli di Roma, Stefania di Matteo di Roma, Luigi Cecere di Casavatore, della provincia di Napoli, Antonio Silvestri di Casavatore, della provincia di Napoli, ordinanza di custodia cautelare e domiciliari.