Prima di partire per una viaggio all’estero, i prelievi di denaro rappresentano sempre una questione importante. Un tempo c’erano solo i contanti, si partiva carichi di lire, ben nascoste nei posti più fantasiosi, e man mano si cambiavano, all’occorrenza. Oppure si partiva già con la valuta del posto, cambiandola in banca in Italia. Oggi tutto questo sarebbe ancora possibile, ma l’evoluzione dell’economia e la tecnologia ci permettono di viaggiare più leggeri e di effettuare prelievi all’estero, senza correre il rischio di perdere tutto in caso di furto o di smarrimento.
Prelievi all’estero in area euro e extra euro: cosa cambia
Visitare un paese dell’area euro o meno è cruciale dal punto di vista delle commissioni, così come pesa molto il fattore conto; combinando le varie possibilità, SOStariffe.it ha estrapolato un quadro sintetico (basato ovviamente sulle medie) dei costi dei prelievi in area euro ed extra euro, a seconda se si è titolari di un contro online o di un contro tradizionale. I prelievi all’estero nell’area euro costano in media 0.70 euro per i conti online, 1.06 per quelli tradizionali e 2.55 per le carte di credito. Per l’area extra euro, invece, i costi sono, rispettivamente, pari a 1.94 euro, 2.85 euro e 2.55 euro. Bisogna anche tenere a mente che alle commissioni possono essere aggiunte spese legate ai cambi valuta o a tasse sul prelievo, richieste dalla banca estera.
Come conviene pagare all’estero?
Prelevare all’estero non è quindi sempre conveniente, ma è possibile trovare delle soluzioni combinate che permettono di ridurre i costi di commissione. Ad esempio, se i prelievi sono troppo cari, si possono pagare ristoranti, shopping e alberghi con la carta di credito, avere già dall’Italia un po’ di contante a disposizione ed eventualmente prelevare in caso di bisogno.