Sta suscitando reazioni di segno contrario la notizia dello sciopero della polizia e degli altri corpi di difesa dello Stato annunciato dai sindacati delle forze dell’ordine entro la fine settembre in segno di protesta contro il blocco degli scatti di stipendio per tutto il 2015 (Clicca qui per dettagli e info sullo sciopero:Sciopero polizia, carabinieri e vigili del fuoco: forze dell’ordine in piazza a settembre). Il premier Renzi ha messo subito le mani avanti dicendosi disponibile al dialogo ma non ai ricatti.

Gli ha fatto eco Angelino Alfano, che ha parlato di toni esagerati. Ma la parola “ricatto” non è piaciuta a molti che tirano in ballo il diritto allo sciopero. Dal canto loro i sindacati della Polizia di stato, Anfp-Siap, hanno escluso intenti ricattatori ma hanno fatto leva sulla rivendicazioni di diritti. “Noi non abbiamo mai inteso adottare logiche di tipo ricattatorio, che per cultura e per missione istituzionale non ci appartengono; abbiamo invece inteso richiamare l’attenzione del Governo sulle condizioni ormai inaccettabili in cui sono costretti ad operare le donne e gli uomini della Polizia di Stato.’ Così si è espresso il segretario generale Siap, Giuseppe Tiani. Cosa dice la legge in proposito? Per quanto riguarda l’esclusione delle forze dell’ordine dal diritto di sciopero, è stata messa in discussione la legittimità stessa dell’art.84 della legge 1 aprile 1981 n 121 sul punto perché in contrasto con il principio di eguaglianza fra cittadini e lavoratori sancito dall’art. 40 dalla Costituzione. Interpretando dunque alla lettera la legge, salvo riforma costituzionale sul punto, lo sciopero potrebbe si essere interpretato giuridicamente come un atto sovversivo contro lo Stato. Va detto peraltro che esistono spazi per l’esercizio di azioni di protesta nel quadro della legge oltre ad atti di disubbidienza civile per far sentire la propria voce anche se si indossa una divisa.
Senza dubbio la questione è delicata posto che non esistono precedenti storici trattandosi di un evento dalla portata unica. E’ possibile riformare la Costituzione guardando ad esempi internazionali? E’ vero anche che in altri paesi della CE (ad esempio Svezia e Austria) è permesso lo sciopero delle Forze dell’ordine ma solo in specifiche e determinate forme di astensionismo dal lavoro.