Le miniserie targata Netflix intitolata Coronavirus in poche parole ci spiega senza troppi preamboli cosa sta accadendo nel mondo. Finora sono 3 gli episodi inseriti in catalogo, tra i più interessanti spicca quello sul vaccino. Vediamo cosa si dice in merito.

Netflix e il Coronavirus

Quando arriverà il vaccino sul Coronavirus? La serie targata Netflix da poco anche disponibile in versione doppiata in italiano, ci dice come stanno le cose. Nel primo episodio si racconta come la pandemia ha preso piede nel mondo, prima in Cina, poi in Italia e via via nel resto del mondo, focalizzandosi in special modo, giustamente, negli USA.

Illustra poi quali potrebbero essere state le cause, e molto probabilmente la stessa azione umana è la principale responsabile dell’accaduto. Andando infatti a industrializzare zone dove la natura regnava incontaminata, si è finiti per portare i villaggi degli uomini a contatto con specie animali potenzialmente pericolose per il loro contenuto virale (i pipistrelli). La nostra sete di danaro quindi potrebbe essere la causa di tutto questo. Una morale beffarda.

Nella terza puntata vediamo invece come affrontare la pandemia dal punto di vista psicologico, ci vengono dati una serie di consigli per tenere sotto controllo lo stress e la paura. La seconda puntata l’abbiamo lasciata per ultima perché è quella che più ci interessa, visto che risponde alla domanda relativa al vaccino contro il Covid 19. Quando arriverà? In condizioni normali, un vaccino ci mette circa 4 anni per completare i vari test a cui è sottoposto. Prima una ristretta base di volontari, dopo alcuni mesi si passa a un campione più grande, infine si testa nuovamente il vaccino su un numero ancora più grande di volontari e si attendono gli esiti per più di un anno.

Nel caso del Coronavirus si è pensato di effettuare tutte e tre le fasi in contemporanea, in questo modo invece di attendere 4 anni, avremo i risultati finali in 18 mesi.

A questi però vanno poi aggiunti i tempo per la distribuzione che è cosa non affatto facile. Mai nella storia infatti si è dovuto produrre un vaccino per tutto il mondo, si parla quindi di miliardi di fiale che dovranno essere distribuite a livello globale, un’impresa che necessiterà di nuovi laboratori per la produzione e di nuovi sistemi anche di distribuzione, insomma un’opera titanica che potrà essere completata solo se le aziende farmaceutiche e gli organi politici delle nazioni interessate riusciranno a collaborare di comune accordo.