La chiusura di TNT Village è un po’ la fine di un’era per i “geek” del web. Ebbene sì, il famoso sito di condivisione Torrente ci saluta e se ne va. Ma perché parlare di un sito che promuoveva l’illegalità? Perché in realtà forse illegale non lo era affatto.

TNT Village chiude

Chiuso il forum di scambio etico TNT Village. Il progetto era stato aperto nel 2004 da Luigi Di Liberto. L’obiettivo della piattaforma era di creare una comunità dedita allo scambio di contenuti multimediali (ebook, film, musica) attraverso la condivisione di file Torrent.

Il confine tra legale e illegale è spesso molto labile, difficile in questo caso non ravvisare gli estremi delle violazioni del diritto d’autore.

Eppure, il progetto di Di Liberto aveva un che di nobile. Innanzitutto, non c’era nessuno scopo di lucro alla base del forum. Le iscrizioni erano assolutamente gratis, e non apparivano pubblicità sulla pagina. Insomma, tutto sommato era un po’ come ritrovarsi a casa di un amico e scambiarsi film e cd, per vederli poi con calma a casa propria. In questo caso però, la piazza era virtuale e tutti potevano accedere al forum, anche quindi utilizzandolo in maniera meno “etica”, ossia senza poi mantenere su desk il file scaricato per condividerlo con gli altri.

Nel 2018 un gruppo di editori, tra i quali anche giganti come Mauri Spagnol, Rai Cinema, Eagle Pictures, Guanda, Garzanti e Longanesi hanno intentato causa contro Angelo Di Liberto. L’associazione si è quindi sciolta il 17 luglio, non riuscendo a portare avanti la causa, e il 30 agosto è apparsa questa scritta sul sito: “Purtroppo su decisione di Di Liberto, non imputabile alla nostra volontà e con estremo rammarico, vi informiamo che il sito e il forum sono chiusi. Se sei uno smanettone, potresti essere interessato a scaricare QUESTO” indicando un link intertestuale.

Cliccando è infatti possibile accedere a tutto l’archivio della piattaforma. A voi la scelta etica di darci un’occhiata, o meno.

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