Tra le startup innovative che segnaliamo, c’è CVCert, uno strumento che promette di rivoluzionare l’ambito della gestione delle risorse umane e del marketing. Di cosa si tratta? Di un modo per certificare che quanto scritto nel curriculum sia ‘vero’ e non pura invenzione da parte del candidato. Solitamente, quando si sottomette un CV a una azienda, spetta ad alcune figure professionali specifiche (il responsabile delle Risorse Umane, ad esempio) verificare che quanto scritto sia anche vero. Ora è arrivata CVCert e, qualora dovesse diffondersi come ovviamente sperano i loro inventori, renderà molto più facile tutta la procedura.

La startup promette, infatti, di essere d’aiuto non soltanto per le aziende (scovare i curricula ‘fake’) ma anche per i candidati. Vediamo come funziona.

Come funziona CVCert, una delle startup innovative da tenere d’occhio

La startup innovativa CVCert è stata progettata da un gruppo di esperti e ha potuto vedere la sua realizzazione grazie a InfoGroup, un’azienda che è controllata da Banca Intesa San Paolo, che ne ha curato lo sviluppo. Il dispositivo di funzionamento è molto semplice: si tratta di una sorta di ‘banca-dati’ all’interno della quale i candidati potranno inserire i proprio CV e le aziende potranno pescare candidati ‘certificati’. Esistono, comunque, due ‘pacchetti’: quello ‘base’ permette di entrare a far parte della community di CVCert, è gratuito, non rilascia alcuna certificazione ufficiale ma permette di entrare comunque nella ‘banca-dati’; quello ‘premium’, invece, permette in più di ottenere la certificazione e quella che viene definita ‘profilazione’ del comportamento e delle attitudini. Nella versione ‘premium’ si otterrà un QR mediante il quale le aziende interessate potranno accedere immediatamente al curriculum e alla certificazione rilascia da CVCert.

CVCert: la startup innovativa che promette l’incontro tra domanda e offerta

La startup CVCert è ancora in fase di crescita. Il progetto sarebbe quello di renderla una vera e propria agenzia per l’intermediazione nel mondo del lavoro: si sta, infatti, lavorando affinché, dal punto di vista legale, sia possibile alle aziende accedere a un proprio database per inserire le proprie offerte di lavoro.

Insomma, CVCert potrebbe diventare un luogo ‘virtuale’ in cui potrebbero incontrarsi domanda e offerta: il tutto certificato e, in un certo senso, ‘sicuro’. In tempi in cui trovare lavoro è particolarmente difficile, è possibile che questa startup crei una vera e propria comunità, permettendo sia alle aziende che ai candidati di trovare la propria giusta soluzione. Staremo a vedere.

Leggi anche i nostri approfondimenti sul mondo delle startup:

Memopal, la startup italiana viene acquistata dalla Defenx. Ma di cosa si occupa e la sede verrà spostata?

Startup editoriali: fondi per chi investe nel libro e nella lettura

Tea, la startup italiana selezionata per il K-Startup Grand Challenge. Ma di che si occupa?

Startup culturali: in arrivo aiuti di Stato per le Regioni del Sud

Startup innovative: la app Glovo aiuta ad acquistare prodotti ‘intimi’ nell’assoluto anonimato

Startup innovative: i notai ricorrono al Tar