Costruisci la tua stampante 3D: forse un tempo questa frase ce la potevamo solamente immaginare, e invece oggi è realtà. La stampante 3D è in edicola, a pezzi, da montare e costruire passo dopo passo, aiutati anche da una serie di fascicoli che ci aiuteranno a comprendere questo mondo per molti ancora sconosciuto. Si chiama Rappy, deriva dal progetto RepRap, promosso da una community con l’obiettivo di realizzare dispositivi capace di stampare i “pezzi” fondamentali per la creazione di altri modelli di stampanti 3D, porta il marchio di Sharebot, è distribuita da Hachette e viene venduta in edicola in ben 76 fascicoli.

Eppure il progetto, validissimo sulla carta, sta facendo discutere nel bene e nel male: scopriamone pro e contro.   LEGGI ANCHE Ecco iBox Nano: stampante 3D piccola e low cost Stampanti 3D, boom entro il 2018: successo annunciato?  

Stampante 3D in fascicoli: pro

Da una parte ci sono i vantaggi: le stampanti 3D oggi costano molto, a parte alcune soluzioni economiche che possono fare gola. Con l’uscita di Rappy in fascicoli non solo si rateizza l’acquisto, ma si compra anche un manuale a puntate in grado di spiegarci il meccanismo e il funzionamento di questi modelli e una serie di accessori utili sia per la stampante 3D in costruzione sia per i fascicoli della guida: verranno infatti allegati  per gli abbonati una chiavetta USB da 4 GB, un kit di strumenti per il montaggio, un raccoglitore per i fascicoli e 10 metri di filamenti PLA adatto per la stampa finale. Eppure, molto probabilmente, il prezzo finale resta ancora esagerato.  

Stampante 3D in fascicoli: contro

Eh sì, il principale punto debole della stampante 3D in fascicoli è proprio il prezzo: prima uscita a parte (solo 2,99 euro), si arriva ai 6,99 euro della seconda e ai 9,99 euro per le successive. Ma il prezzo non è fisso, bensì variabile, e sempre per eccesso: alcune uscite, infatti, avranno il prezzo di 15,99 euro, 19,99 euro e 29,99 euro, senza considerare l’ultima pubblicazione, che costerà ben 49,90 euro.

Il prezzo totale dei 76 fascicoli equivarrà quindi a poco più di 885 euro. Con un occhio al mercato, si possono trovare stampanti 3D che abbracciano la soluzione low cost e magari informarsi con guide e manuali – reperibili anche sul web – che non vantano un prezzo eccessivo. In effetti, è proprio il prezzo al centro della polemica che ruota attorno a Rappy: chissà se questo fermerà gli acquirenti.