Nuova iniziativa da parte del Ministero delle Infrastrutture, arriva il mobility manager per gestire al meglio lo smart working. A comunicarlo è il ministro Enrico Giovannini. Verrà applicati solo in specifiche province e imprese. Vediamo di cosa si tratta.

Smart working, ora c’è il mobility manager

Le nuove tecnologie hanno avuto un’accelerata per la pandemia. Nuove figure professionali proliferano, ora è il tempo dei mobility manager per la nuova era dello smart working. Ecco le parole del Ministro delle Infrastrutture, Giovannini, a tal proposito: “Questa settimana spero sarà approvato da me e dal ministro Cingolani (Transizione ecologica) il decreto che rende obbligatorio il mobility manager”. Ma di cosa si tratta? Stiamo parlando di una figura che regolamenterà e gestirà gli spostamenti casa lavoro dei lavoratori, al fine di favorire il decongestionamento delle aree urbane.

Il mobility manager sarà inserito solo nelle città sopra i 50 mila abitanti e nelle imprese con più di 100 addetti ai lavori. Entro il 31 dicembre tutte le imprese dovranno adottare un piano per inserire tale figura all’interno del proprio personale. “Un mobility manager con funzioni di supporto professionale alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali” specifica il ministro.

Dal lavoro in presenza allo smart working

Non solo pianificazione degli spostamenti, ma anche smart working. Sarà infatti sempre compito del mobility manager gestire anche il lavoro da casa dei dipendenti dell’impresa, laddove naturalmente possibile. Tale figura verrà comunque applicata anche alle amministrazioni pubbliche. Le scuole ad esempio, così come appunto i posti di lavoro che risponderanno ai criteri menzionati prima, dovranno rivedere periodicamente la pianificazione dello smart working durante la settimana, evitando cioè di inserire troppo personale a lavorare da casa nello stesso giorno, e mettendo poi in turno troppi lavoratori in presenza il giorno successivo.

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