Una realtà virtuale psichedelica per distaccarsi completamente dalla realtà, è questo il progetto di Tripp, startup che ha appena raccolto 11 milioni di dollari in un round di serie A. Un viaggio mentale, un’esperienza verso la trascendenza, stavolta però non con l’ausilio di quelle sostanze psicotrope che erano alla base dei trip anni 70, ma con l’esclusivo mezzo tecnologico offerto dalla startup.
Tripp, startup a realtà virtuale per viaggi psichedelici
La startup Tripp, della quale potete avere un assaggio sulla pagina ufficiale, ha creato esercizi di rilassamento immersivi che cercano di fondere alcune delle esperienze che gli utenti possono trovare nelle app di meditazione guidata con esperienze più libere che consentono agli utenti di staccare la spina dalla loro giornata ed esplorare i propri pensieri grazie a un auricolare per realtà virtuale mentre guardano forme frattali, alberi luminosi e pianeti ronzano davanti a loro.
Dunque, Tripp combina l’esperienza sonora con suoni rilassanti e psichedelici, con immagini singolari, tra l’astrattismo e la trascendenza, per dare all’utente una sensazione di totale distacco dalla realtà. L’obiettivo è proprio quello di simulare l’effetto di un allucinogeno. Ecco le parole del CEO Nanea Reeves: “Molte persone che non si sentiranno mai a loro agio nel prendere una sostanza psichedelica, questa è un’alternativa a basso attrito che può offrire un po’ di quell’esperienza in un modo più benigno”.
La startup che simula gli allucinogeni
C’è da dire, comunque, che in generale le startup VR hanno non poco faticato a trovare investitori. Dopo un periodo favorevole vissuto solo all’inizio, il fenomeno si è notevolmente attenuato, e oggi vediamo solo Sony e Facebook padroni di questo tipo di mercato.
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