È braccio di ferro contro l’IPTV illegale e pirateria streaming, la Lega Serie A e Google si alleano per contrastare questa pratica dannosa che continua nonostante i tanti sforzi fatti ormai da anni per contrastare la diffusione di tale iniziativa criminale.

Google contro la pirateria streaming

Il calcio in diretta streaming, è questo il cruccio di ogni tifoso italiano nei weekend. Diritto sacrosanto, se non fosse che però molti continuano ancora a esercitarlo a danno di chi ne detiene il copyright.

Anche la Serie A infatti è protetta da determinati diritti di visione, che sono appunto della Lega Serie A e delle emittenti televisive che ne hanno acquistato i diritti. E invece c’è ancora chi cerca la scorciatoia semplice, quella che permette di vedere (il più delle volte male) le partite senza pagare nulla. Attenzione però che spesso dietro la facciata del servizio gratis si nasconde un’insidia ancor maggior. I siti pirata infatti sono un coacervo di virus.

Già in passato è stato lanciato l’allarme da parte di esperti di cybersicurezza, sui siti pirata infatti spesso si nascondono banner che appioppano servizi indesiderati a pagamento, o peggio ancora dei veri e propri virus atti a infettare il vostro dispositivo allo scopo di prenderne possesso, rubare le password e altre informazioni al fine di entrare nell’him banking dell’utente. Altro che gratis, la bravata quindi rischia di costare molto di più di quanto costerebbe un abbonamento legale.

Lega Serie A in accordo con Google

Pirateria streaming – Dobbiamo però essere onesti e dire che non sempre è così, spesso i siti pirata si limitano effettivamente a offrire illegalmente il contenuto audiovisivo cercato dall’utente. Per questo motivo in effetti sono così visitati. Ecco quindi che scatta l’accordo tra Google e la Lega Serie A. In questo caso Big G si impegna a vigilare sulle app del suo Play Store, poiché spesso questi cybercriminali addirittura caricano l’app illegale all’interno del negozio virtuale di Google stesso.

Inoltre attuerà strumenti innovativi per monitorare anche le azioni delle piattaforme presenti sul motore di ricerca.

Massimo sforzi contro Cloudflare, in una nota stampa infatti si legge: “Dopo aver ottenuto la disabilitazione dell’hosting sui cloud Worldstream e OVH, il principale intermediario internet sfruttato dalla pirateria online è ora Cloudflare, contro il quale sono state avviate le necessarie azioni legali”. Ecco le parole di Fabio Vaccarono, vicepresidente di Google e managing director di Google in Italia : “La lotta alla pirateria rappresenta per Google un impegno costante, anche attraverso lo sviluppo ed il continuo miglioramento di tecnologie ad hoc e programmi dedicati, a disposizione dei titolari dei contenuti per la protezione dei loro diritti sulle nostre piattaforme. L’incontro e il dialogo con i titolari dei diritti sono essenziali per un risultato di qualità: la collaborazione di successo con Lega Serie A ne è la prova”.

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