I dati sull’insonnia in Italia raccontano di un paese che fatica a prendere sonno la sera e a essere realmente ben svegli e produttivi il giorno successivo: l’ora legale 2017, come tutti ben sapranno (avendolo provato sulla propria pelle), acuisce questa tipologia di disturbi. Si calcola, ad esempio, che, in un modo o nell’altro, siano circa 13 milioni gli italiani che non dormono bene e, al risveglio, non si sentono pienamente riposati: i numeri sono sconfortanti soprattutto se si aggiunge che questi disturbi iniziano a colpire anche i bambini.

Ebbene, è stato lanciato da poco tempo un sito che riesce a calcolare il minuto esatto in cui converrebbe andare a dormire per permettere il miglior risveglio possibile.

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Ora legale 2017 e insonnia: quali i motivi e quali le possibili soluzioni

I motivi per cui si fatica a dormire bene e a lungo sono connessi a innumerevoli fattori: in questi giorni, poi, si è aggiunta anche l’ora legale 2017 che, di fatto, ruba un’ora di sonno a tutti noi. Lo stress è la prima fonte di insonnia, ma anche l’eccessiva utilizzazione di dispositivi mobile, come smartphone e tablet, certo non aiuta, così come l’incremento dei rumori esterni. Il ‘calcolatore del sonno’, allora, promette di consegnare a ognuno di noi, a partire dall’ora della sveglia del giorno successivo, il minuto esatto (in realtà la scelta è tra varie possibilità) in cui converrebbe andare a dormire. Ma in che modo viene effettuato questo calcolo.

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Ora legale 2017 e insonnia: come funziona il calcolatore del sonno

Contro l’ora legale 2017 e l’insonnia generalizzata, il sito web-blinds.com presenta il suo calcolatore del sonno: in una schermata quanto mai immediata e semplice, occorre semplicemente inserire l’ora in cui suonerà la sveglia il giorno successivo e il ‘calcolatore’ darà varie opzioni sull’ora esatta in cui converrebbe andare a dormire per evitare di svegliarsi sfiancati e assonnati.

La seconda modalità è la seguente: se stiamo andando a dormire in un dato momento, possiamo chiedere al ‘calcolatore del sonno’ a quale ora converrebbe mettere la sveglia. Il meccanismo è, nella sua semplicità, ben congegnato: si fonda, infatti, sui ritmi del sonno che consistono in cicli di 90/100 minuti interrotti da brevi risvegli di poche decine di secondi; il problema è che dovrebbero essere ben 6 i cicli da completare per avere un risveglio ottimale.

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Facciamo un esempio: se domattina dobbiamo mettere la sveglia alle ore 6.45, l’orario migliore per andare a letto sarebbero le 21.31. Prestissimo, vero? In realtà sì, la vita rischierebbe così di essere caratterizzata soltanto da momenti di lavoro e momenti di sonno. Eppure, la scienza non sbaglia: se si vuole dormire riposati e svegliarsi attivi bisognerà andare a dormire più di nove ore prima del suono della sveglia. A voi la scelta, insomma.