Una tecnologia sempre più a misura d’uomo è l’imperativo categorico della ricerca. Il mondo dei wearable offre forse al momento la migliore risposta a questa esigenza. Già il concetto di indossabile esprime con chiarezza l’utilizzo del mezzo a favore dell’uomo, che è per l’appunto è in questo caso l’indossatore. I prodotti proposti da Muse e Thync sembrano perfetti per lo stress che affolla le nostre esistenze. Andiamoli a conoscere meglio.
Muse, via lo stress dal cervello
Partiamo dal primo, si tratta di una banda smart indossabile.
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Una app per smartphone e tablet monitora e registra i dati evidenziati dal wearable, così da offrire un servizio completo con tanto di statistiche da poter consultare in modo da dare all’utente che usufruisce del prodotto, di regolare a proprio gusto e secondo le proprie esigenze il prodotto in questione. Passiamo ora a Thync. Come il precedente Muse, anche questo modello sfrutta l’elettrostimolazione per agire sul cervello. Ma vediamo nel cosa offre di diverso.
Thync, elettrostimolazione e relax
Come dicevamo in precedenza, anche Thync usa lo stesso principio, in questo caso però il wearable triangolare si indossa posizionandolo alla base del cranio o sulla fronte, anche se quest’ultima posizione è meno preferibile, esclusivamente per un fatto visivo, poiché dietro al cranio può essere nascosto da una maglia.
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