Stangata per gli utenti finali dell’IPTV illegale, arriva la multa da circa 1000 euro, un primato nella storia della lotta alla pirateria, e c’è già chi afferma che questa potrebbe essere la sterzata definitiva nella guerra per la legalità dei diritti tv.

IPTV illegale, ora c’è la multa

Seconda maxi operazione in poco tempo per la lotta alla pirateria, la Guardia di Finanza di Milano, con la collaborazione della polizia Cantonale Svizzera, ha sequestrato due centrali di trasmissione IPTV illegale.

Le centrali in questione erano situate una in Svizzera, l’altra in Sicilia, 22 italiani e due svizzeri sono ora accusati di associazione a delinquere, ma la notizia è che le multe sono scattate anche per gli utenti finali, coloro che cioè usufruivano del servizio guardandolo da casa propria. Naturalmente, le reti criminali che trasmettono IPTV illegale in Italia non sono certo terminate, e ci vorrà del tempo per sgominarle tutte, ma fa notizia soprattutto la multa per i clienti.

Ci tratta infatti di un provvedimento senza procedimenti nella storia dell’IPTV illegale, e questo potrebbe portare a scoraggiare notevolmente il proliferarsi del fenomeno. Spesso infatti, la paura della pena è più forte dei vantaggi offerti dall’illegalità della proposta, anche se c’è chi suggerisce che 1000 euro non sono poi in fondo una mazzata così cocente, soprattutto se il cliente usufruisce da anni del servizio. Si tratta di un parere decisamente opinabile, poiché pagare di colpo 1000 euro non è sicuramente cosa da poco, anche perché si presuppone che i soggetti che utilizzano tale sistema illegale non siano certo ricchissimi. Restano più che altro perplessità riguardo alla sicurezza della multa stessa, visto che spesso poi in Italia i multati riescono a farla franca.

Giorni contato con l’IPTV illegale

C’è però un altro fattore che fa pensare che l’IPTV abbia i giorni contati. Di recente la commissione europea ha dato il via libera al fine di permettere agli operatori di interrompere subito il flusso di rete illegale.

Si tratta di una pratica che in buona sostanza lascia però i gestori di linea internet indifferente, o meglio li lasciava indifferenti fino a ieri. Ora infatti le cose cambiano. TIM è partner di DAZN e non troverà affatto conveniente che i diritti tv del suo partner finiscano illegalmente nei computer degli italiani.

Per questo motivo quindi TIM potrebbe intervenire istantaneamente sui flussi di rete tracciati e rivelatisi illegali, interrompendo la connessione tra i reseller IPTV e gli utenti finali. C’è solo un problema; c’è infatti già chi pronostica abbonamenti IPTV illegali compresi di VPN, con questi sistema infatti i criminali tranquillizzerebbero il cliente nascondendogli l’IP ed evitandogli la possibilità di essere tracciato. Insomma, nonostante i proclami, la guerra a questa pratica illegale sarà ancora lunga.

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