Colpo di scena, o forse no. Anche Mastercard apre le porte alle criptovalute, a patto però che non siano Bitcoin. A quanto pare la criptomoneta regina del settore sta vivendo davvero un periodo di crisi nera, ma quali sono le strategie illustrate nel Mastercard New Payment Index?

Mastercard e criptovalute, si può?

Dopo il contactless, spazio anche alle criptovalute, o almeno a un nuovo sistema di pagamento digitale. criptovaluta, biometria, Qr code, i sondaggi indicano che gli utenti stanno valutando e il 93% dei consumatori non si dice disinteressato alla possibilità di inserire una delle forme di pagamento appena elencate dopo il contactless.

Insomma, anche Mastercard, viste le opinioni dei suoi utenti, sembra farci un pensierino. Del resto, la pandemia pare aver dato una spinta anche in questo settore, con il 63% degli intervistare che afferma di aver provato un metodo di pagamento proprio a causa del lockdown.

Interessante però nello specifico soprattutto il parere dei millennial, categoria di giovani che sembra particolarmente predisposta a sperimentale le valute digitali. Il 77% di loro ha detto, nella ricerca Mastercard, che vuole conoscerla meglio. inoltre, 4 intervistati su 10 hanno assicurato che nel 2022 la proveranno. Una tendenza quindi chiara, che mostra le precise intenzioni di una fetta di mercato. Naturalmente, Mastercard non si sta facendo trovare impreparata, lo scorso febbraio ha infatti lanciato una carta prepagata con il Sand dollar, la criptovaluta emessa dalla Banca centrale delle Bahamas, uno dei primi esperimenti.

Per Mastercard solo criptovalute sicure

Le crypto della Bce, questa l’idea quindi di Mastercard che non ha certo intenzione di andarsi a impelagare con una moneta così instabile come Bitcoin. La crypto in questione sta forse in questi giorni vivendo la sua crisi più grande da quando è stata lanciata. Nessuna speranza però nemmeno per Ethereum, con la stessa Christine Lagarde, presidente della Bce, che ha confermato di non avere né l’una né l’altra altcoin nel suo portafoglio.

Chiudiamo con le parole di Michele Centemero, country manager Italia di Mastercard: “L’interesse per le criptovalute come metodo di pagamento è in crescita. Per noi è l’inizio di un percorso più ampio per allargare l’offerta a disposizione dei consumatori. Applichiamo nella selezione criteri come la stabilità della valuta, la conformità alle normative e la protezione dei consumatori. Perciò abilitiamo solo le valute digitali emesse dalle banche centrali, ad esempio quella di recente collocata dalla Banca centrale delle Bahamas, di cui abbiamo da poco annunciato l’accettazione, o gli stablecoin, emessi dal settore privato e garantiti dai depositi presso una banca commerciale. Non accettiamo le criptovalute fluttuanti, come i bitcoin, che traggono valore dalla domanda e dall’offerta”.

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