Fare mercato con la sicurezza informatica. La cybersecurity è diventato un settore particolarmente proficuo, una figura professionale particolarmente ambita, capace di mettere al sicuro le sorti di un’azienda. Abbiamo pensato quindi di raccogliere quelle che sono le 50 persone che nel nostro paese sono diventate il top del settore.

Cybersecurity, ecco i migliori in Italia

La classifica è stata composta da Repubblica, che si è affidato a diversi criteri di valutazione, quali la visibilità delle persone considerate, la presenza a convegni internazionali, agli eventi accademici, la presenza a conferenze, le citazioni sui giornali, le interviste alla radio, in tv e social come LinkedIn (esclusi invece tutti gli altri).

La lista non è una vera e propria classifica, visto che non ci sono posizioni, ma vengono elencati i protagonisti della cybersecurity semplicemente in ordine alfabetico. Qualche nome però merita senza dubbio qualche approfondimento, ma questo lo vedremo più avanti:

Mario Domenico Anglani  (HackInBo)
Marco Balduzzi (Hacklab Bergamo, Trend Micro)
Andrea Barisani (F-Secure)
Roberto Baldoni  (CIS, Cyberchallenge, Itasec, Vicedirettore DIS)
Francesca Bosco (CyberPeace Institute)
Danilo Bruschi (Statale Milano)
Laura Carpini  (MAECI)
Giuseppe Corasaniti (magistrato)
Stefano Chiccarelli  (Metro Olografix, Quantum Leap, Deloitte)
Raoul Chiesa (hacker)
Nunzia Ciardi (Polizia Postale)
Michele Colajanni (Università di Bologna)
Mauro Conti (Università di Padova)
Paolo Dal Checco (Informatico forense)
Paolo Dal Cin (Accenture)
Gerardo Di Giacomo
Luisa Franchina (Infrastrutture critiche)
Stefano Fratepietro (Tesla consulting)
Carola Frediani (giornalista)
Emanuele Gentili (Ts-Way)
Nicola Grandis (ASC27)
Corrado Giustozzi (AGID)
Vincenzo Iozzo (Crowdstrike)
Antonio Lyoi (Politecnico di Torino)
Luigi Mancini (Università Sapienza)
Luigi Martino (Univ Firenze, ISPI)
Marco Mattiucci (Arma dei Carabinieri)
Stefano Mele (avvocato)
Andrea Monti (avvocato)
Giovanni Mellini (fondatore RomHack e Cybersaiyan)
Pierluigi Paganini (Blogger, Ceo CybHorus)
Paolo Prinetto (Cybersecurity National Lab – Cini)
Marco Ramilli (Ceo Yoroi)
Umberto Rapetto (ex generale GdF)
Yuri Rassega (Ciso Enel)
Luigi Rebuffi (ECSO)
Andrea Rigoni (Deloitte)
Fabio Rugge (ISPI, MAECI)
Pierangela Samarati (Università Milano)
Eugenio Santagata (Ceo, Cy4Gate, Telsy)
Romano Stasi (CertFin)
Nicola Sotira (Head of Cert Poste)
Maria Rosaria Taddeo (Università di Oxford)
Angelo Tofalo (deputato, già sottosegretario alla Difesa)
Francesco Talò
Gianfranco Tonello (Tg-soft)
Gianluca Varisco (Google)
Giovanni Vigna (Università della California a Santa Barbara)
Stefano Zanero (prof associato, Politecnico Milano)
Giovanni Ziccardi (Università di Milano)

Come detto, due parole aggiuntive verso un paio di questi grandi nomi.

Sicuramente vi sarà saltato all’occhio l’hacker, da sempre considerato sinonimo di cybercriminale. Non è invece sempre cosi. Raoul Chiesa ha effettivamente scontato 4 mesi agli arresti domiciliari per essersi infiltrato negli 80 e 90 nelle reti di istituzioni governative, militari e finanziarie, ma all’epoca lo fece per ragioni di studio. Studio che oggi gli permette di essere tra i più grandi del settore, tanto che è stato membro del Direttivo tecnico-scientifico del Clusit e fondatore di Security Brokers.

Un’altra eccellenza italiana è certamente Stefano Fratepietro, oggi consulente esperto di informatica forense e divulgatore. Ma è soprattutto il fondatore di di diverse aziende come Tesla consulting. Chiudiamo con Luigi Rebuffi, segretario generale e fondatore dell’ECSO, acronimo che sta per European Cyber Security Organisation. Rebuffi, dopo la laurea, ha lavorato in Germania e poi in Francia dove ha proseguito la sua carriera in Thomson CSF/Thales diventando nel 2003 Direttore per gli Affari europei per le attività civili del gruppo. È tra gli amministratori della Fondazione Women4Cybe e nel 2020 è entrato nella lista “IFSEC Global Influencers in security – Executives.

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