Tempo di acquisti questo gennaio 2014: dopo l’acquisizione di Nest e DeepMind da parte di Google, è notizia recente che anche la società cinese Lenovo ha fatto shopping negli States, acquistando Motorola Mobility da Google a una cifra di 2,91 miliardi di dollari. Un’acquisizione importante, ma non totale, visto che a Google resteranno i brevetti. E proprio Big G sembra intenzionata a concentrare le proprie forze sul mobile incentrandosi particolarmente sull’innovazione nel sistema Android. Ma la domanda che ci poniamo è la seguente: come cambieranno gli smartphone Motorola dopo l’acquisto di Lenovo?

 

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Lenovo acquista Motorola: Google ci guadagna davvero?

Dai 12 miliardi di dollari con cui Google acquistò Motorola appena nel 2011 , ai quasi 3 miliardi pagati da Lenovo per acquisire Motorola Mobility da Big G: il gap (in negativo) risulta decisamente eccessivo, tanto che s’insinua il pensiero di uno scarso interesse da parte di Google verso il mondo dei cellulari: non è un caso che Mountain View abbia ufficializzato l’intenzione di sviluppare una maggiore innovazione nel sistema Android.

Ma questa subvalenza (non) nasconde qualcosa che in molti faticano a dire, ovvero che Google è incappata in un piccolo fallimento. Il desiderio di disfarsi di Motorola così rapidamente è stato più forte del ragionare su quanto ricavare dalla cessione. 

Anche se alcuni affermano addirittura che l’affare possa generare una sorta di plusvalenza per Google: il valore dei brevetti Motorola è infatti quantificato a una cifra che si aggira attorno ai 5 milioni di dollari, ma considerando anche che è stato fondamentale per stringere la recente alleanza con Samsung, il valore effettivo potrebbe essere di gran lunga superiore. 

Rimandiamo a voi le considerazioni in tal merito.

 

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Motorola passa da Google a Lenovo: cosa cambierà?

Lenovo, che già spicca nella produzione di notebook, potrebbe davvero rivitalizzare Motorola? Secondo Google, sì: la società cinese darà agli smartphone Motorola l’attenzione che meritano, confessando così la propria incapacità di gestire una divisione mai  in verità tanto curata a dovere.

 

Ma quali sono nel dettaglio le intenzioni di Lenovo nei confronti di Motorola? Innanzitutto un’espansione nei mercati emergenti, e soprattutto in Sudamerica, dove il settore sta conoscendo un ampio sviluppo nel mercato dei consumatori. Parallelamente sarà affrontato anche un discorso di diffusione in Cina, dove saranno ampliate le fasce del mercato, cercando di coinvolgere tutte le esigenze degli utenti, da quelle economiche a quelle elevate, ma stabilizzandosi soprattutto sulla fascia medio-alta per ciò che concerne gli smartphone. In generale, tuttavia, l’idea finale è quella di estendere il marchio Motorola a tutte le fasce di prezzo, in modo tale da praticare una gestione più razionale del business. 

Come obiettivo, Lenovo si è proposta di vendere almeno 100 milioni di unità all’anno: una cifra che attualmente possiamo considerare impressionante e che potrebbe essere disattesa almeno nei primi tempi, ma quel che è certo è che con l’acquisizione di Motorola, Lenovo si è aperta una florida e importante strada nel mercato USA, agevolata anche dal nuovo positivo e proficuo rapporto con Big G.

 

E così, se da una parte Google punta sulla domotica e sull’intelligenza artificiale, Lenovo si prepara a proporci nuovi smartphone Motorola di qualità, la stessa che ha contraddistinto un’azienda che ha fatto la storia della telefonia mobile.
 
E che alcuni sperano continui a fare.