Si è già parlato in passato di LaMDA 2, il nuovo modello sperimentale di intelligenza artificiale creato da Google. A far balzare il progetto agli onori della cronaca è stato il caso di un suo sviluppatore secondo il quale questa IA fosse addirittura senziente. Un’affermazione che ha scatenato numerose polemiche (e un pizzico di panico), tanto da portare Google a sospendere – e poi a licenziare – lo sviluppatore in questione.

Ebbene, oggi si torna a parlare di LaMDA 2 perché Big G ha aperto i beta testing mettendoli a disposizione di tutti gli utenti interessati.

Google e l’intelligenza artificiale senziente

Finalmente gli utenti potranno registrarsi e quindi richiedere l’accesso ai test beta di LaMDA 2, mettendo così alla prova la nuova intelligenza artificiale di Google. Sarà davvero senziente? La risposta è molto probabilmente no e non ci sarà alcun Alan Touring a dimostrare il contrario, almeno per quanto ne sappiamo al momento.

Quel che è certo è che i modelli di elaborazione del linguaggio naturale verranno comunque utilizzati anche per approfondire il funzionamento del linguaggio umano ed esplorare il curioso mondo delll’intelligenza in generale – e non soltanto in forma artificiale. Questi approfondimenti, infatti, aiuteranno sicuramente anche a far luce su molti aspetti filosofici ed etici relativi all’intelletto umano.

Nello specifico, i modelli utilizzati permetteranno di comprendere meglio il modo in cui ci esprimiamo così da rendere queste macchine, che funzionano in base alla machine learning, sempre più complesse e capaci di formulare domande e risposte adatte al dialogo con l’uomo. Gli assistenti vocali virtuali che oggi utilizziamo un po’ ovunque, che siano quelli di Google o quelli di Amazon con Alexa, devono infatti continuare a imparare dal nostro utilizzo, a migliorarsi per divenire sempre più performanti e capaci di raggiungere una perfetta simbiosi di interazione con gli utilizzatori.

Il fine è quello di permettere all’IA di raggiungere un grado di comprensione tale da permetterci di formulare comandi vocali anche senza frasi formali, magari utilizzando un linguaggio comune meno impostato e più rapido da cogliere.

Intelligenza artificiale, le novità di Google

La nuova beta release lanciata da Google per LaMDA 2 prende il nome di AI Test Kitchen. Gli utenti potranno finalmente ficcare il naso nel progetto e sperimentarlo in prima persona in una sorta di sandbox controllata. I test, purtroppo, saranno per ora disponibili solo per alcuni gruppi di utenti americani e soltanto per utilizzatori del sistema operativo Android.

Sappiamo però che a breve, ovvero nel giro di pochissimi giorni, i test diventeranno disponibili anche per utenti iOS, ma non esistono ancora conferme sulla possibilità che varchino i confini degli Stati Uniti d’America. Il motivo? Più semplice del previsto: la difficoltà di sperimentare in altre lingue è ancora un ostacolo non indifferente.

Durante i test verranno prodotte una serie di demo che aiuteranno gli utenti beta a comprendere quali siano le reali potenzialità che l’Intelligenza Artificiale attualmente propone. Tra queste spicca la funzione Imagine It, ideata per consentire di nominare un luogo e permettere l’esplorare dello stesso con la propria immaginazione. List it invece permetterà di comunicare un obiettivo che l’IA suddividerà in un elenco di attività da svolgere per portarlo a termine.

Infine, Talk about it (dogs edition) dimostrerà le capacità di LaMDA 2 di sostenere una conversazione… a tema canino! Non importa quanto l’interlocutore umano cerchi di sviare l’argomento tentando altre discussioni, LaMDA 2 riporterà sempre l’attenzione sul tema principale.