Se pensate che tecnologia e arte siano agli antipodi, vi sbagliate. A quanto pare l’intelligenza artificiale ha superato l’uomo anche in questo settore, almeno per quanto riguarda il riconoscimento di particolari prodotti d’arte. Se, ad esempio, un critico deve affermare se si tratti o meno di una determinata opera appartenente ad un determinato pittore, i parametri da seguire sono diversi e travagliati, non sempre efficaci per giunta. L’IA invece fa tutto questo in un batter d’occhio.

Intelligenza artificiale, ora i quadri li riconosce l’IA

I ricercatori della Rutgers University e dell’Atelier per il Restauto e la Ricerca delle Opere in Olanda hanno documentato di recente un test nel quale si dimostra la grande efficacia dell’Intelligenza artificiale anche nel campo dell’arte. Nella loro ricerca sono state infatti riconosciute quasi 300 opere di Picasso, Matisse, Modigliani ed altri maestri della pittura analizzando più di 80mila pennellate, dopodiché una rete neurale (RNN) ha imparato quale tipo di tratto è essenziale per distinguere un artista dall’altro.

Come molti di voi sapranno, i parametri per decifrare invece l’autenticità di un quadro per un critico d’arte, sono ben precisi: la spettroscopia ad infrarossi, la datazione radiometrica, la cromatografia  e molte altre analisi ancora. Ancora una volta il parametro base utilizzato dall’IA è quello del machine learning. Il team ha commissionato a diversi artisti la realizzazione di falsi di quadri famosi per testare la macchina. La tecnologia è stata in grado di identificare i falsi in ogni istanza, semplicemente osservando una singola pennellata.

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IA e uomo, quando la creatura va oltre il suo creatore

Che la macchina sia una creatura dell’uomo, su questo non ci piove. E’ anche vero però che il detto suggerisce che spesso l’allievo supera il maestro.

Uno dei firmatari del documento relativo a questo esperimento artistico è il professor Ahmed Elgammal, il quale sostiene: “Sono dettagli che un essere umano non potrà mai identificare”, riferendosi alla capacità dell’intelligenza artificiale di risolvere il rompicapo del falso soltanto analizzando la pennellata.

C’è però un particolare non da poco: l’IA è appunto in grado di riconoscere l’autore del dipinto solo quando le linee sono evidenti, quindi per quei dipinti in cui le pennellate sono rese invisibili, non è di aiuto. Ma per confermare ulteriormente i risultati, Elgammal dice che presto partiranno i test sulle opere impressioniste e contemporanee, in cui le pennellate non sono così chiare. Vedremo dunque se in futuro l’IA sarà utilizzata con decisione anche in un campo solitamente un po’ restio ad affidarsi al mondo della tecnologia.

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