Quella di ieri è stata una giornata davvero particolare per Google, con un down planetario che ne ha oscurato i servizi per quasi un’ora. Si era temuto addirittura un attacco hacker, ma la realtà dei fatti ce l’ha svelata lo stesso Big G con un comunicato ufficiale.

Google down, cosa è successo?

Tutto oscurato, i servizi che hanno smesso di funzionare ieri sono stati YouTube, Gmail, Google Docs, Google Calendar, Google Home, Nest, Google Classroom, il malfunzionamento è stato segnalato alle 12:55, e molte classi in Italia hanno fatto giusto in tempo a terminare la lezione di Didattica a Distanza prima di trovarsi al buio.

Secondo il comunicato di Google il tutto è stato ripristinato alle 13:52, ben 57 minuti di buio.

Naturalmente, stop anche ai dispositivi intelligenti di Google Home che, in quell’oretta, hanno spesso di funzionare. Ma cosa è successo di preciso? Il colosso di Mountain View in serata ha dichiarato: “Google ha riscontrato un’interruzione del sistema di autenticazione per circa 45 minuti a causa di un problema di quota di archiviazione interna”. Questo dunque il problema del down, un semplice guasto, un problema di archiviazione.

La nota definitiva è arrivata poi nel pomeriggio: “Oggi, alle 3.47 AM PT  (12:47 italiane) Google ha riscontrato un’interruzione del sistema di autenticazione per circa 45 minuti a causa di un problema di quota di archiviazione interna. Il problema è stato risolto alle 4:32 AM PT (13:32 italiane) e tutti i servizi sono ora ripristinati”. C’è però chi pensa che il guasto sia stato invece da un sistema di difesa che Big G sta sperimentando proprio per difendersi da eventuali attacchi hacker.

Insomma, la paura che malintenzionati, a livello di spionaggio informatico, possano insidiare i server Google, c’è eccome. Sta di fatto che il disagio causato dal disservizio ha provocato non pochi danni, pensiamo ad esempio alle aziende che lavorano con i cloud di Big G, o gli altri servizi offerti dal colosso statunitense, e che ora minacciano addirittura una class action.

Insomma, uno scenario che ci svela sempre più quanto questo 2020 stia mettendo in crisi tutta la struttura del nostro sistema.

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