Se stai cercando frasi speciali per WhatsApp, ecco quello che fa per te. Oggi primo maggio, la festa dei lavoratori per celebrare le grandi conquiste sociali e le lotte sindacali, ricorrenza che, a differenza di quella appena archiviata la scorsa settimana tutta italiana, si celebra in molti paesi del mondo. Se vi siete svegliati con l’intenzione di porgere un affettuoso augurio ai vostir amici e parenti, ecco una serie di aforismi ad hoc per l’occasione.

WhatsApp, frasi per il primo maggio

E’ la grande festa dei lavoratori, molti si riverseranno nelle mega piazze italiane, a Roma come sempre previsto il grande concerto trasmesso poi come tradizione anche sulla Rai.

Ma intanto, il sole è da poche ore sveglio e noi vogliamo rendere omaggio a coloro che in passato si sono dedicati alla ricorrenza e alla lotta commemorando i grandi personaggi che si sono battuti per i diritti dei lavoratori. Ecco una serie di aforismi che potrete anche utilizzare su WhatsApp così da rendere più intenso ed originale il vostro messaggio di augurio stamane.

“Il miglior antidoto al dolore è il lavoro.”
(Arthur Conan Doyle)

Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita
(Confucio)

L’uomo che si vergogna del suo lavoro non può avere rispetto di se stesso.
(Bertrand Russell)

“Il lavoro non deve essere sfruttamento d’un uomo ad opera di un altro uomo, che detiene nelle sue mani il capitale e il potere politico’ disse il Socialismo. Va bene, ma quando si è dato il capitale in mano allo Stato e lo Stato in mano a capi ‘proletari’, cessa il lavoro di essere sfruttamento di uomini da parte di altri uomini?”
(Luigi Grande)

“Una società fondata sul lavoro non sogna che il riposo.”
(Leo Longanesi)

Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari.

Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo.
(Sandro Pertini, Messaggio di fine anno agli Italiani, 1981)

Non devono esserci poveri e non c’è peggiore povertà di quella che non ci permette di guadagnarci il pane, che ci priva della dignità del lavoro.
(Papa Francesco)

“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.”
(San Francesco D’Assisi)

Quando qualcuno ti chiede: “Chi sei?” e tu rispondi: “Sono un ingegnere”, dal punto di vista esistenziale la tua risposta è errata. Come potresti mai essere un ingegnere? L’ingegnere è ciò che fai, non è ciò che sei. Non chiuderti troppo nell’idea della funzione che svolgi, perché vorrebbe dire chiudersi in una prigione.
(Osho)

“Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.”
(Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948)

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