Facebook potrebbe fare la fine di MySpace, perdere milioni di utenti entro i prossimi 3 ani e spegnersi definitivamente verso la fine degli anni ’10. La cassandra proviene da uno studio effettuato da John Cannarella e Joshua Spechler del dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale dell’Università di Princeton, che come metro di riferimento hanno guardato proprio al defunto MySpace (vi ricordate quando eravamo tutti lì?) e che hanno previsto un’emorragia di utenti stimata nell’80% tra il 2015 e il 2017, anno nel quale su Facebook rimarranno davvero in pochi.

Così ci siamo chiesti: quanto c’è di vero in questa ricerca?

 

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Effettivamente, il metro di misura adottato dai due ricercatori, non è proprio lontano dalla realtà: chi avrebbe detto, nel 2005, che la popolare piattaforma sarebbe caduta in declino 3 anni più tardi? Giunse Facebook, arrivarono altri social network e la crescita di questi ultimi fu parallelamente proporzionale al declino di MySpace. Il paragone perde un po’ di valore quando si contano gli utenti iscritti all’uno e all’altro servizio: 76 milioni di utenti unici al mese su MySpace contro più di 1 miliardo di utenti attivi su Facebook. Grandi numeri, anche piuttosto similari se contati nell’arco di 365 giorni, ma nel complesso abbastanza distanti. Ciò non significa niente, perché la ricerca di Cannarella e Spechler ha soldie basi: innanzitutto l’emorragia di utenti da Facebook è già cominciata, per diversi motivi. Stanchezza fisiologica, scontri generazionali (genitori e figli nello stesso social network, praticamente come a casa) e semplici addii senza gloria per sfinimento, dopo attacchi compulsivo-ossessivi su giochi, status e privacy degli “amici”. In dicembre il calo ha coinvolto soprattutto quella fascia di utenti compresa tra i 16 e i 18 anni: la migrazione di questi ultimi è avvenuta su altri social network e servizi di messaggistica istantanea.

 

I due ricercatori hanno paragonato Facebook a un virus, che si è propagato a livello globale, grazie al contagioso passaparola e all’interesse sempre più crescente, ma che a breve subirà un’importante contrazione, che si tradurrà entro il 2017 nella perdita dell’80% di utenti iscritti. Solo in pochi (i fedelissimi) resteranno e Facebook, da social network da 1 miliardo di utenti, si trasformerà in un servizio di nicchia. Il contagio generalizzato, in pratica, sfumerà fino all’oscurità più totale, come accadde per MySpace. 

Anche sui motori di ricerca, hanno scoperto i ricercatori, la keyword Facebook ha subito un’importante contrazione, il che lascia presagire come l’interesse verso il social network fondato da Mark Zuckerberg stia scemando mese dopo mese. 

In attesa di ulteriori aggiornamenti e approfondimenti su una ricerca che tuttavia non è stata ancora pubblicata (ma le cui informazioni trapelate risultano a dir poco interessanti), non ci resta altro da fare che guardare a Facebook e alle sue future mutazioni: a cominciare da Paper, l’aggregatore di News che sfiderà l’agguerrita concorrenza, ma anche alle possibili acquisizioni di servizi come Snapchat, su cui Facebook vorrebbe rilanciarsi.

 

 

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Mutare, infatti, è l’unico modo per non sparire.