Per un mondo a misura di bambino, anzi no, a misura di social network. Ancora una volta Facebook guarda al futuro e prepara il terreno per costruire la sua rete di contatti virtuali portandosi avanti col lavoro e mettendo in pratica quello che è il vecchio motto di chi vuole fare proselitismo a tutti i costi: “bisogna prenderli da piccoli”. Messanger Kids prende il detto in parola, ecco la app social dedicata esclusivamente ai bambini dai 6 ai 13 anni.

Facebook da 6 a 13 anni con Messanger Kids

La novità, per ora, parte negli Stati Uniti, in anteprima per alcuni gruppi di utenti e solo per iPhone e iPad; il social pensa comunque di portare l’applicazione presto anche sui dispositivi Android, mentre non ci sono dettagli sull’esordio al di fuori degli Usa.

La nuova applicazione non richiede un account su Facebook dei bimbi ma si utilizza tramite l’account sul social dei genitori. Insomma, saranno mamma e papà a visionare con i contatti dei loro figli e immaginiamo anche a controllare le chat di conversazione.

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Ecco le parole del CEO manager Loren Cheng a riguardo: «Messenger Kids sarà condita di emoji e adesivi pensati per i più piccoli e non prevede pubblicità, né la possibilità di fare acquisti, né avvisi di altre app come quelli che ad esempio già bombardano i giochi utilizzati dai bambini su tablet e smartphone di famiglia. C’è la necessità di app di messaggistica che consentano ai bambini di mettersi in contatto con le persone che amano, ma in un modo controllato dai parenti. I genitori potranno controllare la lista dei contatti e non consentirà ai piccoli di contattare persone che non abbiamo ricevuto l’approvazione dei parenti».

Bambini social e nativi digitali

Fermo restando che, siamo sicuri, molti genitori non sentiranno affatto questa necessità, è doveroso constatare che negli Usa le statistiche parlano chiaro.

Il 93% dei bambini ha accesso a tablet o smartphone, un mercato che non può che fare gola persino al gigante dei social network. I cosiddetti nativi digitali sono ormai una realtà con la quale dover fare i conti, i nostri figli, già a due anni, giocano con smartphone e tablet a caccia di giochini virtuali e video divertenti da visionare su youtube. Ci sarebbe forse da interrogarsi se dare ora ulteriore accesso allo strumento informatico tramite i social come Messanger Kids, o limitarne l’uso presentando ai più piccoli valide alternative. Ai genitori la scelta, nella speranza che anche le aziende li aiutino.

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