Tra privacy continuamente minacciata e notizie di mail e conversazioni spiate, oggigiorno la riservatezza delle informazioni è un argomento principe sul piano tech. Per questo motivo fa notizia l’esistenza di ProtonMail, giunta alla fase beta, che già viene considerata la casella di posta più sicura del mondo, a prova di National Security Agency insomma. L’idea viene da quattro ricercatori del CERN ancora prima che scoppiasse il caso Snowden, il che tuttavia ha contribuito a velocizzare l’operato e lo sviluppo del progetto da parte degli studiosi.

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Cos’è ProtonMail e come funziona

ProtonMail nasce con l’obiettivo dichiarato di “rendere la sorveglianza così costosa da farla diventare impossibile“. Semplice e intuitiva come Gmail, ma totalmente sicura e al riparo da interessi di terze parti e sguardi indiscreti, ProtonMail consentirà di scambiarsi e-mail dal contenuto cifrato attraverso un sistema sofisticato che impedisce sostanzialmente l’intrusione da fuori e la decodifica dei messaggi inviati e ricevuti. Se poi si considera che i server sono in Svizzera, “Paese dove lo scambio di e-mail non viene tenuto sotto controllo e spiato” come tengono a precisare gli ideatori di ProtonMail, e i messaggi si cancellano automaticamente dopo un determinato periodo di tempo, il gioco è fatto. Anzi, c’è di più: sì, perché la casella di posta è gratuita, facile e veloce da utilizzare e includerà in seguito dei servizi a pagamento che consentiranno di espandere lo storage di archiviazione. Giunta alla fase beta, sarà presto disponibile anche come app per Android e iOS e siamo sicuri che, sull’onda dei timori relativi agli attacchi alla privacy di cui sentiamo parlare praticamente ogni giorno, sarà molto apprezzata dagli utenti.  

Perché ProtonMail diventerà la casella di posta più sicura al mondo

Come abbiamo già detto, ProtonMail sarà molto intuitivo e la sua locazione in Svizzera impedirà l’accesso alle mail da parte di altri Paesi a causa delle severe norme legislative che vietano questa tipologia di monitoraggio.

Inoltre, in aggiunta al particolare sistema di cifratura che “nasconde” lo scambio dei messaggi, ciò che stupisce è il fatto che neppure gli ideatori di questo servizio saranno in grado di leggere la posta o di entrare nei contenuti scambiati dagli altri. Il fatto è che, timorosi di avere le comunicazioni spiate, gli ideatori di ProtonMail si sono messi nei panni degli eventuali sorveglianti ma al tempo stesso hanno confessato di non essere riusciti a sbloccare i contenuti dei messaggi e a circuire il sistema perché ciò avrebbe significato approfittare di soluzioni troppo complicate e soprattutto molto costose. Lo strumento sarà inoltre molto utile per i giornalisti e gli informatori, che potranno inviare e ricevere informazioni estremamente riservate senza il timore di essere spiati o bloccati in partenza. Aspettiamo curiosi la versione ufficiale.