In Svezia gli inverni possono rappresentare un serio problema: vista la posizione geografica di questo Paese, chi vive in Svezia ha il piacere di trascorrere estati fresche e soleggiate, ma allo stesso tempo, l’altra faccia della medaglia è rappresentata da inverni freddi, se non glaciali. Per questo motivo una coppia di coniugi svedese, Marie Granmar e Charles Sacilotto, si sono ingegnati prendendo in prestito le idee dell’eco-architetto Bengt Warne e i suoi principi sulla NaturHouse e hanno fatto della loro casetta estiva situata in un’isola vicino a Stoccolma, Quila, una casa ideale anche per l’inverno, grazie alla costruzione di una struttura-serra in grado di raccogliere l’energia e il calore del sole anche durante le giornate più nuvolose, difendere la propria abitazione dalle intemperie atmosferiche e prolungare la loro attività di orto e giardinaggio anche nelle stagioni meno calde, coltivando peraltro prodotti tipicamente mediterranei.

  La filosofia architettonica-ecologica di Bengt Warne consisteva nel creare una struttura che potesse raccogliere la luce del sole e sfruttare così l‘energia che proviene dall’infinito ciclo naturale allo scopo di depurare scorie reflue, acqua e aria per convertirli in sostanze adatte alla coltivazione continua in tutto l’arco dell’anno. Come ben saprete, in Svezia, e in generale nei Paesi freddi, la coltivazione non può esserci che in un limitato e piccolo periodo di tempo. Grazie alla costruzione di una struttura in grado di provocare un vero e proprio effetto serra alla casa, i coniugi svedesi potranno coltivare prodotti mediterranei lungo tutto l’anno e stravolgere così la loro concezione del tempo, vivendo in una dimensione appositamente plasmata sulle loro esigenze.   La serra attorno a questa casetta svedese è stata così costruita tramite la sovrapposizione di pannelli di vetro spessi solamente 4 millimetri, che sono in grado di accumulare l’energia del sole anche quando il tempo non è dei migliori, ovvero quando il cielo è annuvolato o variabile.
Il micro effetto serra che viene generato da questa struttura, compensato da un consueto ricambio dell’aria, è capace così di riscaldare tutta la casa, in prevalenza nei mesi più freddi dell’anno, ovvero nei rigidi inverni che il Paese scandinavo è costretto a subire.   L’effetto serra creato, perciò, consente anche agli abitanti di questa NaturHouse di coltivare senza problemi anche prodotti tipicamente appartenenti al clima mediterraneo, tra cui spiccano pomodori, cetrioli e fichi. Attraverso un sistema di depurazione, inoltre, il concime e l’acqua per l’orto viene generato dalla depurazione delle urine e dal trattamento automatico dei residui solidi, che vanno così a formare il giusto composto per il giardino e per l’orto. Il risparmio è sostanzialmente considerevole: a fronte di una spesa di circa 80 mila euro, si assiste a una riduzione della bolletta di luce e gas pari a zero.   [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=30ghnDOFbNQ[/youtube]