Ci siamo, orami è fatta, il nuovo digitale terrestre sta arrivando a compimento della sua lunga corsa. Il 31 dicembre è la data per lo switch off definitivo. Cosa succede dal primo giorno dell’anno nuovo? Ci attende una nuova era del digitale.

La nuova tecnologia che ormai tutti conoscono si chiama DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) e presenta una qualità superiore che permette di passare finalmente all’HD. Ormai tutti i cittadini hanno imparato questa sigla, la quale deve essere presente sui device (tv e decoder) acquistati per continuare a vedere la tv.

Digitale terrestre, cosa cambia dal 31 dicembre?

Come dicevamo, il change alla nuova tecnologia ha avuto una lunga gestazione. L’Italia ha deciso di mettersi in pari con l’Unione Europea procedendo per gradi. Il passaggio al nuovo digitale terrestre è infatti proseguito per scaglioni con cambi progressivi regione per regione in diverse date. Lo switch off è partito da fine del 2021, ecco le varie date che gli italiani hanno dovuto imparare negli ultimi tempi:

Dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021 previsto il passaggio in Area 1 A – Sardegna; 
Dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022, Area 2 Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Area 3 – Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza;
Dal 1° marzo 2022 al 15 maggio 2022 sarà la volta dell’Area 4 – Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche;
Dal 1° maggio 2022 al 30 giugno 2022 Area 1 B – Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania;
Da gennaio 2023 prevista l’attivazione dello standard DVB-T2 a livello nazionale.

Cosa ci attende ora?

Cosa cambia con il nuovo digitale terrestre? A leggere le parole presenti nella nota del Mise, sembrerebbe che ci attendano grandi cose:

“Consentirà dunque alle emittenti di offrire servizi nuovi e accattivanti e di aumentare quindi il livello di soddisfazione (e anche di fidelizzazione) dei propri spettatori”

In realtà, per molti utenti non cambierà assolutamente nulla, in quanto, come detto, il passaggio in tantissime regioni è già avvenuto da tempo.

Ciò non toglie che, per coloro che non si sono ancora adeguati per l’acquisto di un nuovo decoder o di una nuova tv confacente alla nuova tecnologia richiesta, sarà impossibile continuare a vedere i canali.

In sintesi, per i televisori datati non sarà più possibile continuare a vedere i programmi televisivi. Per scoprire se la nostra tv è a norma basterà sintonizzarsi sin da subito sul canale 100: se apparirà la scritta “Test HEVC Main10” vorrà dire che il nostro dispositivo è perfettamente in grado di continuare a vedere i vari canali presenti gratuitamente sulle reti nostrane. Se così non fosse, non vi rimane altro che adoperarvi per l’acquisto di un apparecchio in grado di farlo. Ricordiamo che lo stato da tempo ha lanciato l’iniziativa de bonus tv che consente di ricevere dai 30 ai 50 euro per l’acquisto di un nuovo decoder o una nuova televisione.