Chi di voi non conosce il cubo di Rubik? Impossibile non averci mai giocato, pardon, non averci mai perso la testa. Se non ne avete uno fisico a portata di mano, Google vi dà oggi la possibilità di giocarci online: basta interagire con il mouse facendo girare le facce e coprendo ogni superficie con gli stessi colori. Ecco, oggi Google ha fatto una cosa che non avrebbe mai dovuto fare: darci l’opportunità di continuare a perdere tempo con il rompicapo più famoso del mondo, proponendoci un doodle per l’occasione.

E tutto questo solo per festeggiare i suoi 40 anni!  

Cos’è il cubo di Rubik?

Non è un caso che il cubo di Rubik venga chiamato anche “cubo magico“. All’inizio trovi tutte quelle facce disordinate piene di colori e lo scopo è quello di dare alle 6 facce i rispettivi colori. Roba che quando lo vedi lì, innocente ed esteticamente anche un bell’oggetto da arredamento, ti diresti che non ce la farai mai. Eppure c’è chi, come Mats Valk, riesce a completare il rompicapo in soli 5,5 secondi. E’ il record mondiale, difficilmente superabile da chi ci si mette per la prima volta, ma con un po’ di esercizio non si sa mai… Il cubo di Rubik prende il nome dal suo inventore, l’ungherese Erno Rubik, che forse mai avrebbe pensato di inventare un giocattolo. Il cubo magico inizialmente fu pensato infatti solo a scopo didattico, con la finalità di spiegare e dimostrare ai suoi allievi gli oggetti tridimensionali e il loro rapportarsi allo spazio. Brevettato nel 1975, il cubo di Rubik divenne un gioco immortale e ancora oggi è uno tra i più venduti al mondo.  

Il cubo di Rubik: trucchi e soluzioni

Nell’epoca del web, dove i videogiochi vengono risolti andando alla ricerca di guide, soluzioni e trucchi (ma dov’è il bello allora?), è praticamente impossibile non trovare soluzioni al cubo di Rubik.

Anche recandosi sulla pagina di Wikipedia dedicata a questo gioco, si trovano diversi metodi che aiutano a comprendere come risolvere il rompicapo. C’è da dire che alcuni video che si trovano in giro per la rete sono difficili da capire, non tanto a causa di chi li ha realizzati, quanto perché mettere in pratica uno dei metodi di risoluzione del cubo di Rubik è molto più facile (si fa per dire) a farsi che a spiegare. Il metodo più diffuso per risolvere il cubo di Rubik è quello “a croce“, ma è anche abbastanza lungo e complesso. Nel frattempo che provate a risolvere il cubo magico su Google, vi lasciamo in compagnia di Mats Valk e del suo record mondiale. [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=vhTMm85G9GE[/youtube] Impressionante, no?