La situazione Coronavirus sta mettendo in ginocchio il mondo intero, si cerca spasmodicamente una cura, ma anche scoprirne le cause sarebbe un grande passo verso la conoscenza. Cosa centra in tutto questo il 5G? I complottisti non vedevano l’ora di poter dire la loro, ma a quanto pare anche ai piani alti ci sono opinioni che gli danno corda.

5G e Coronavirus, le fake news

Le fake news tra 5G e Coronavirus sono circolate sin dalla prima ora, ma mai come in questi ultimi giorni si sono fatte così insistenti e preoccupanti.

Anche da noi in Italia la situazione potrebbe sfuggire di mano, soprattutto dopo le parole di Gunter Pauli pubblicate su Twitter. Stiamo parlando del consigliere economico di Giuseppe Conte. Gunter ha espresso chiaramente i suoi dubbi in merito al diffondersi del Covid 19, ecco il post:

“La scienza deve dimostrare e spiegare la causa e l’effetto. Ma la scienza prima osserva le correlazioni: fenomeni che sono apparentemente associati. Applichiamo la logica della scienza. Qual è stata la prima città al mondo coperta dal 5G? Wuhan! E quale la prima regione 5G d’Europa? Il Nord Italia”. Viene da chiederci a questo punto se anche il nostro Premier la pensa come lui, visto che stiamo parlando del suo consigliere economico.

Ad ogni modo, al momento sono state smentite tutte le fake news relative a pipistrelli morti in Cina per le radiazioni della nuova rete, e altre smentite anche su leggende legate al Covid 19 e il 5G apparse nel Regno Unito. Da noi invece è dovuto intervenire Burioni che, intervistato da Fazio, ha dichiarato: “Il 5G non contribuisce al contagio, serve a diffondere la voce…”. Intanto, guerra anche su YouTube, sollecitato dalla comunità scientifica, il portale presto rimuoverà tutti i video dei complottisti.