Non riuscite a memorizzare le cose? Avete assolutamente bisogno di ricordare un particolare per svolgere al meglio il vostro lavoro? Avete intenzione di rivivere i ricordi della vostra estate senza scaricare le foto sul PC o installare un proiettore per le diapositive? Google sta lavorando a tutto questo, grazie a un nuovo brevetto che consentirà di recuperare i nostri ricordi attraverso la visualizzazione di precedenti registrazioni, accessibili tramite un semplice comando vocale e proiettate direttamente sul nostro smartphone, tablet o PC.

La nuova funzione si chiama Timeline e segue in ordine cronologico le nostre esperienze di vita vissuta, attraverso lo sfruttamento di un dispositivo indossabile, come ad esempio i Google Glass, nella loro moderna rivisitazione.   Insomma, in (un breve) futuro avrete la possibilità di fare domande del tipo: “Quanti libri ho letto nel mese di maggio?”, oppure “Qual era la canzone che ho ascoltato alla radio alle ore 17?” o ancora la classica “Che cosa ho mangiato ieri a colazione?” per rivivere i ricordi e le esperienze fatte recentemente o anni fa. Pertanto la nuova funzione di Google esplicata nel brevetto non si limita soltanto a consentirci di rivivere  i bei momenti passati durante le nostre vacanze, ad esempio, ma ci vengono anche in soccorso in materia di lavoro e produttività: in poche parole, rappresentano un valido supporto alla nostra labile memoria durante la nostra quotidianità.   Per ora ovviamente se ne parla solo di questo progetto, visto che non ci sono ulteriori informazioni a riguardo, ma già si segnalano alcuni problemi, come quelli legati alla questione della privacy: ad esempio, la nuova tecnologia potrebbe essere sfruttata dalle guardie di sicurezza in un istituto dove è stato commesso un reato, agevolando così la ricerca e l’identificazione dell’eventuale colpevole, a danno però della privacy di tutti gli altri. Polemiche un po’ fuori contesto, se ci permettete, visto che è già ciò che accade con le semplici telecamere di videosorveglianza.
E poi, davvero, oggigiorno, la privacy sembra davvero un problema inutile, visto che snoccioliamo i nostri dati a chiunque e ovunque senza battere ciglio.