C’è un nuovo virus che sta dilagando su Facebook, anche se definirlo “nuovo” sarebbe improprio o errato, visto che circola già da tempo sul social network. Il virus in questione si celerebbe infatti dietro un classico tag, ovvero si viene taggati su un video, si clicca su un link e il nostro PC viene infettato. il suo funzionamento è abbastanza semplice e si diffonde a macchia d’olio sul social e sui contatti della vittima, oltre che sulla stessa, perché il suo meccanismo è analogo a quello di una catena di Sant’Antonio.

  A salvaguardare gli utenti iscritti al social network ci ha pensato la pagina Facebook di Agente LISA, specializzata anche nella diffusione di tali informazioni per tutelare la sicurezza degli utenti italiani. Il virus, come dicevamo, circola da parecchio, ma negli ultimi giorni ha registrato un vero e proprio boom, diffondendosi più ampiamente e rappresentando quindi un pericolo ben più grave rispetto a qualche mese fa.   [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Siete stati menzionati su #Facebook? Prestate molta attenzione[/tweet_box]  

Virus tag su Facebook: come funziona

Tutto inizia con una notifica che avvisa l’utente malcapitato di essere stato menzionato in un commento. Sulla propria bacheca, dunque, si ritrova un video dal carattere apparentemente pornografico ed effettivamente il tag del suo nome, ma non solo quello della vittima “menzionata”, ma anche di altri amici. Basta dunque cliccare sull’anteprima del video perché il virus si diffonda a macchia d’olio, anche sugli amici della vittima originaria. Una volta che si è cliccato sul video, dunque, si finisce in una pagina esterna nella quale si chiede il download di un programma malevolo che, una volta installato, sarebbe in grado anche di rubare dati e informazioni sensibili.   Il virus mascherato da tag non funziona solo su PC Desktop, ma può infettare anche dispositivi mobile, ricordando che l’utilizzo dell’app del social network è sempre più largamente utilizzata dagli utenti tramite dispositivo mobile.

L’Agente LISA aveva avvisato dunque sulla propria pagina Facebook: “Vi ritrovate taggati in un video o in una foto da un vostro amico (si tratta quasi sempre di pornografia), ma il vostro amico non ne sa nulla, e se, incuriositi, cliccate sul link, il vostro PC sarà infettato da un virus”.  

Come proteggersi da questo tipo di virus

Il problema non può essere aggirato solamente ignorando il link o il contenuto malevolo, ma salvaguardando anche l’utente che – ingenuamente – vi ha taggato, infettando potenzialmente il vostro PC e mettendo dunque in serio rischio la vostra sicurezza online. A questo punto cosa si può fare? Semplicemente campagna d’informazione, avvisare ad esempio pubblicamente il problema in cui qualche vostro contatto è incappato, quindi ignorare il messaggio malevolo e toglierlo dal proprio diario, infine contattare l’assistenza Facebook, che dovrebbe risolvere il problema nel giro di poche ore.   Lo stesso Agente LISA consiglia da sempre gli internauti italiani di non cliccare su link sospetti o provenienti da fonti anonime, ma di prestare attenzione anche quando il contenuto vi è condiviso da un vostro amico, visto che nella maggior parte dei casi il link del video ha di frequente carattere pornografico – pertanto, domandatevi: l’amico X potrebbe inviarmi e taggarmi su un video del genere? Naturalmente, tra i consigli da seguire assolutamente spicca quello di installare un buon antivirus che fermi sul nascere le eventuali intrusioni di virus e malware. Infine, comunicare a quanti contatti è possibile di prestare attenzione ai link pubblicati sulla vostra bacheca o, in questo caso, di informare tutti i vostri amici che voi non avete taggato nessuno su alcun video o foto e dunque, di conseguenza, di non aprire nessun link.

  Se siete stati già colpiti dal virus, infine, fate lavorare il vostro antivirus – se non ne avete uno acquistatelo e/o installatelo immediatamente – e fategli effettuare una scansione completa del vostro computer; prima di ogni cosa, tuttavia, è vostro dovere segnalare a Facebook il problema verificatosi, in modo tale che i tecnici dell’azienda si mettano al più presto a lavoro allo scopo di risolverlo tempestivamente.