È stata finalmente approvata la nuova legislazione relativa al caricabatterie unico. A Strasburgo, l’Unione Europea ha detto sì e ora potremo tutti utilizzare un unico strumento per ricaricare i nostri dispositivi. Ma a cosa serve tutto ciò e perché c’è stato addirittura bisogno di una legge che rendesse obbligatorio questo procedimento?

Facciamo un po’ di chiarezza: partiamo dal fatto che gli utenti non avranno alcun obbligo, bensì saranno le aziende ad essere obbligate a rendere disponibile il caricabatterie unico. In pratica, tutti i dispositivi dovranno essere dotati di uscita USB-C, la porta di ricarica che permette di collegare questi prodotti alla presa della corrente.

Ma quali, sono a livello pratico, le implicazioni di questa rivoluzione?

Caricabatterie unico, a cosa serve?

Il compito della tecnologia è quello di renderci la vita più semplice. Se partiamo da questo assioma possiamo già intuire quale sia lo scopo di questa decisione da parte dell’Unione Europea. Avere un unico caricabatterie ci facilita enormemente l’esistenza. Pensate a quanti di questi aggeggi abbiamo per casa, uno per ogni dispositivo in nostro possesso. Con l’obbligo di dotare tutti i prodotti di porta USB-C potremo invece avere un unico caricabatterie e conservare tutti gli altri in un cassetto.

Il decreto stabilisce che entro la fine del 2024 tutti i telefoni cellulari, i tablet e le fotocamere nell’Ue dovranno essere dotati di tale uscita, mentre nel 2026 l’obbligo si estenderà anche ai computer portatili. La decisione dell’UE però ha anche uno scopo ecologico, in quanto il caricabatterie unico è un ottimo sistema per ridurre gli sprechi relativi ai rifiuti elettronici.

Ridurre sprechi e costi

Il caricabatterie unico ci offre una vita più semplice e ce lo auspichiamo anche per le password. Il concetto, infatti, è lo stesso. Già da tempo si parla di un sistema che possa offrire una password unica per tutti gli account, al fine di non rimbambire gli internauti con tante, troppe pass diverse per ogni login.

Nel caso del caricabatterie, però, c’è anche un motivo ecologico. come già accennato, è anche una presa di coscienza fondamentale nel momento in cui tutti abbiamo a cuore l’ambiente. Ecco le parole del vicepresidente UE, Margrethe Vestager:

“È un piacere essere qui e assistere al termine della procedura legislativa. Il caricabatterie unico semplificherà la vita, ridurrà i costi e gli sprechi. Voglio ringraziare l’intero parlamento, la vostra iniziativa ha aumentato lo spettro dell’applicazione della misura. Il periodo di transizione permetterà ai produttori di adattare le catene di valori: ora dovremo monitorare l’evoluzione delle tecnologie di ricarica e analizzare la tecnologia wireless”.

Il testo è stato approvato in modo plebiscitario: 602 voti favorevoli, 13 contrari e 8 astenuti.