Non è stato un fine settimana favorevole per Bitcoin, si registra infatti un vero e proprio crollo a Wall Street. E dire che proprio la settimana scorsa aveva raggiunto il suo picco facendo registrare il record di 64.800 dollari raggiunti.

Bitcoin, crollo a Wall Street

Dopo il picco c’è quasi sempre l’inesorabile caduta. Intendiamoci, non stiamo parlando di un tonfo disastroso. Il Bitcoin ha perso il 20% in borsa, arrivando ai minimi storici con 52.148,98, poi risalendo a 55.795 dollari. Si tratta quindi di una caduta importante, gli esperti parlano di crollo, sta di fatto che è decisamente sotto rispetto ai prezzi che aveva ottenuto appena 7 giorni fa.

Quali sono le ragioni di questo crollo? La risposta è nella scelta della Turchia di mettere al bando le criptovalute.

A partire dal 30 aprile infatti la Turchia limiterà il suo utilizzo, rifiutandone il pagamento per l’acquisto di beni e servizi. Una decisione che, appena arrivata, ha fatto scattare le vendite e la conseguente discesa in borsa della più famosa criptovaluta al mondo. La Turchia ha visto in grave pericolo l’autorità monetaria della sua moneta nazionale, e per questo motivo ha deciso di dare un freno all’utilizzo della crypto in questione.

Criptovalute, un fenomeno in discesa?

Fino a qualche giorno fa si parlava di fenomeno in crescita, ora paradossalmente già si parla dell’esatto contrario. Colpa anche di un rapporto circolato su Twitter qualche giorno fa, nel quale si fa riferimento a presunte inchieste da parte del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti in merito a indagini su istituzioni che avrebbero usato le crypto per ripulire denaro sporco.

Il rapporto in questione non è stato ancora verificato, e indiscrezione trapelata sul social del cinguettio potrebbe essere una fake news. Sta di fatto che ora serpeggia un consistente pessimismo intorno a Bitcoin e company. Come se non bastasse, arrivano notizie dalla Cina in merito a un rallentamento della produzione di crypto da parte degli operatori locali causa black out.

Insomma, è proprio un momentaccio.

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