Nell’era del digitale ‘spinto’, la sicurezza e la privacy sono due beni molto preziosi. E sono molto preziosi proprio perché è molto difficile assicurarli. Android, il più diffuso sistema operativo per device mobili, avrebbe una falla informatica di grosse proporzioni che potrebbe portare ad attacchi hacker mirati. A denunciare la situazione è la società di sicurezza informatica dal nome evocativo Lookout: una falla informatica, già conosciuta e appartenente al sistema operativo ‘Linux’, potrebbe mettere a rischio la privacy di 1,4 miliardi di utenti.

Numeri da capogiro. Si stima che ad essere sotto ‘ipotetico’ attacco sia l’80% di smartphone e tablet Android.

Da Android 4.4 KitKat in poi: bisogna temere gli attacchi hacker?

Il motivo per cui i device Android sarebbero sotto possibile attacco hacker è che il sistema operativo ha come ‘nucleo’ un codice Linux, all’interno del quale si troverebbe la falla informatica. Tale ‘nucleo’ è stato utilizzato praticamente per tutti gli ultimi aggiornamenti del sistema operativo Android, dalla versione 4.4 KitKat fino al ‘Nougat’, ancora in anteprima presso gli sviluppatori. Ma qual è il rischio concreto? Secondo Ars Techinca, un sito specializzato che ha interpellato Google sulla vicenda, l’azienda sarebbe già al lavoro per limitare i danni di questa falla; in più, avrebbe aggiunto la Google, il rischio di attacchi hacker non sarebbe molto alto, ma da considerarsi ‘moderato’ e addirittura ‘non critico’.

Android: cosa potrebbero colpire gli hacker?

Secondo Lookout, l’azienda di sicurezza informatica che ha lanciato l’allarme, qualora gli hacker riuscissero a ‘sfruttare’ questa falla informatica del ‘nucleo’ Linux, potrebbero portare a termine soltanto attacchi ‘mirati’ e non di massa. Cosa significa? Che gli hacker, mediante questa vulnerabilità, possono violare ‘soltanto’ la navigazione online degli utenti Android potendo, di fatto, spiare tutto il traffico Internet che risulterebbe non criptato. Non è chiaro se ciò possa portare anche a problemi per quanto riguarda gli acquisti online.

La Google minimizza molto e forse veramente si tratta soltanto di una sciocchezza. Intanto, facciamo attenzione a come utilizziamo i nostri device e non immettiamo troppi dati ‘sensibili’. Del resto, la prudenza non è mai troppa.

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