A chi non è capitato almeno una volta di guardare un film di fantascienza dove le persone si incontrano in una dimensione diversa essendo fatti di pura energia? Quante volte si è fantasticato sul riuscire a vedere in 3D qualcuno che si trova dall’altra parte del mondo, solo telefonandogli?

Poi c’è chi vorrebbe cambiare vita e ricominciare da capo ma non ha il coraggio di farlo davvero. E chi vorrebbe arrivare su una spiaggia tropicale senza prendere un aereo e senza il fastidio del fuso orario.

Ecco, molti di questi desideri potrebbero presto diventare una realtà concreta in un vero e proprio universo differente: il Metaverso.

No, non stiamo parlando del teletrasporto di Star Trek e neanche dei portali interstellari che collegano un universo a un altro. Quelle sono cose da grande schermo.

Invece stiamo parlando di qualcosa molto più alla portata di tutti i curiosi, di tutti i sognatori e anche di tutti gli amanti della tecnologia più spinta.

Vediamo cosa ci riserva il futuro che sembra ormai essere sempre più vicino.

L’annuncio di Meta sul lancio di Project Cambria

Project Cambria è il nome in codice del primo visore creato da Meta specificatamente per il settore della realtà virtuale. Meta, società del gruppo presieduto da Mark Zuckerberg, ha infatti annunciato che dal prossimo ottobre sarà disponibile il l’ultimo VR, successore di Oculos 2. Il nuovo visore ultratecnologico dedicato al Metaverso sarà presentato durante la Conferenza Connect, l’evento che il gruppo organizza per presentare le ultime novità sia in ambito hardware che software.

Cos’ha di così speciale il nuovo VR per il Metaverso

La grande novità dell’ultima versione del visore per realtà virtuale, che entrerà sul mercato il prossimo ottobre, è il fatto che punta a offrire una esperienza di “presenza sociale” ad altissimo livello.

Grazie a particolari caratteristiche, come la capacità di monitorare, tracciare e riprodurre la direzione dello sguardo, le espressioni e i movimenti facciali di chi indossa il visore, l’esperienza immersiva sarà a tutto tondo.

Infatti, la comunicazione non verbale e il linguaggio del corpo dell’avatar di colui che sta vivendo il momento potrà restituire, in real time, la sensazione di una presenza “quasi” reale.

Durante la registrazione di un podcast Zuckerberg ha voluto più volte porre in evidenza come questo tipo di realtà virtuale può far percepire, in modo netto, la presenza di un’altra persona, anche a livello di sensazione vera e propria. Anche se questa si trova a migliaia di chilometri di distanza.

“Quando siamo in una videochiamata non avvertiamo davvero la presenza degli altri. Per me, la realtà virtuale deve invece convincere il cervello di essere insieme con qualcuno”, questo quanto dichiarato da Zuckerberg, ormai considerato il padre di un nuovo mondo fatto da ologrammi, scenari e situazioni da crearsi secondo i propri desideri.

In attesa dei nuovi magici “occhiali” del patron di Facebook, Meta ha nel frattempo aumentato i prezzi di Oculus 2, il visore a oggi utilizzato per accedere al mondo di Horizon.