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Oggi: 05 Dic, 2025

Tassazione mance alberghi, ristoranti e bar. Flat tax anche per chi non è assunto dalla struttura

La tassazione agevolata del 5% sulle mance vale anche per lavoratori esterni impiegati tramite agenzie, entro limiti di reddito definiti.
5 mesi fa
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La tassazione agevolata al 5% sulle mance destinate ai lavoratori di bar, ristoranti e strutture ricettive si applica a tutti gli operatori impiegati presso tali attività. Anche se non direttamente assunti dalla struttura. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate rispondendo al quesito formulato dal Ministero del Turismo

La consulenza giuridica dell’Agenzia, infatti, precisa che la norma non distingue tra dipendenti diretti della struttura o dipendenti di fornitori esterni.

Si pensi al caso dei lavoratori impiegati tramite agenzie di somministrazione.

I chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate sono stati oggetto di un avviso pubblicato sul portale del Ministero del Lavoro in data 11 luglio.

La tassazione agevolata delle mance

Dal 2023, grazie alla L.n°197/2022, Legge di bilancio 2023, le mance ricevute dai lavoratori del settore turistico‑ricettivo e della ristorazione – camerieri, baristi, facchini e simili –  possono essere tassate con un’imposta sostitutiva al 5%.

Inizialmente, la soglia prevista era un tetto annuale di reddito da lavoro dipendente fino a 50.000 €. Con un limite di applicazione dell’agevolazione pari al 25% del reddito percepito nell’anno precedente.

Con la Manovra 2025 (Legge di Bilancio 2025), il quadro normativo è stato ulteriormente potenziato:

  • la soglia di reddito per accedere all’agevolazione sale da 50.000 € a 75.000 € annui;
  • la franchigia – ossia la percentuale del reddito su cui si applica il 5% – passa da 25% a 30%.

Pertanto, un dipendente con reddito annuo di 60.000 € potrà beneficiare di tassazione agevolata su mance fino a 18.000 € (30% di 60.000), pagando una tassa fissa del 5% su questo importo.

Dunque, le mance saranno soggette all’imposta sostitutiva del 5% nel limite del 30% del reddito annuo derivante dalle prestazioni lavorative nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione.

Tassazione light applicata direttamente dal datore di lavoro

L’imposta sostitutiva viene applicata automaticamente dal datore di lavoro. Salvo espressa rinuncia scritta da parte del lavoratore, che potrà preferire la tassazione ordinaria. Magari perché a una certa capienza Irpef sulla quale far valere determinate detrazioni/deduzioni.

Le mance possono essere percepite indifferentemente in contanti o tramite strumenti elettronici.

Questo regime agevolato incide sull’effettiva imposizione fiscale. Rendendo più conveniente e trasparente la gestione delle mance, e allargando la platea dei beneficiari grazie alle nuove soglie normative

Qui trovi un esempio prativo sulla corretta tassazione delle mance.

Tassazione mance alberghi, ristoranti e bar. Flat tax anche per chi non è assunto dalla struttura

Proprio sulla tassazione agevolata delle mance è intervenuta l’Agenzia delle entrate su richiesta del Ministero del Lavoro.

In poche parole è stato chiesto se la tassazione alleggerita riguardi solo i dipendenti diretti delle strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. O anche per i dipendenti impiegati tramite agenzie di somministrazione lavoro.

Ebbene, l’Agenzia delle entrate ritiene che non faccia differenza se il lavoratore sia alle dipendenze dirette dell’azienda. Ciò che conta è l’impiego effettivo nella struttura ricettiva. O nell’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande.

Nello specifico la tassazione agevolata sulle mance si applica a tutti i lavoratori impiegati presso le strutture ricettive e negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande,.

Anche se non sono dipendenti diretti delle strutture.

La formula del contratto di somministrazione rappresenta un caso applicativo significativo. Come evidenziato dall’Agenzia delle entrate, infatti, il trasferimento delle mance dalla struttura ospitante al fornitore esterno rappresenta una semplice movimentazione di denaro, priva di rilevanza fiscale. Anche se la struttura raccoglie ed eroga direttamente le mance al lavoratore esterno, gli obblighi fiscali rimangono in capo al datore di lavoro. A tal fine, per assicurare la corretta tassazione, è necessario un sistema di comunicazione tra la struttura che riceve le mance e l’agenzia di somministrazione o il fornitore esterno. Le somme già trattenute dalla struttura a titolo di imposta sostitutiva devono essere trasmesse all’agenzia di somministrazione o al fornitore, che poi si occuperà del versamento all’Agenzia delle Entrate.

Sicuramente si tratta di una buona notizia considerando che soprattutto nel periodo estivo, bar, ristoranti ecc. hanno necessità di personale aggiuntivo. E spesso si rivolgono ad agenzie di somministrazione lavoro per colmare la carenza di personale.

Riassumendo

  • Imposta sostitutiva del 5%: dal 2023, grazie alla Legge di Bilancio (L.197/2022), le mance ricevute dai lavoratori di bar, ristoranti e strutture ricettive possono essere tassate con un’imposta sostitutiva del 5%, . Invece della tassazione ordinaria IRPEF.
  • Beneficio esteso anche ai lavoratori esterni: l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la tassazione agevolata si applica a tutti i lavoratori che operano effettivamente presso strutture ricettive e di ristorazione. Compresi coloro che non sono dipendenti diretti ma impiegati tramite agenzie di somministrazione.
  • Nuove soglie con la Manovra 2025: a partire dalla Legge di Bilancio 2025, il limite di reddito per beneficiare della tassazione agevolata sale da 50.000 a 75.000 euro annui. Contestualmente, aumenta dal 25% al 30% la quota di reddito annuo su cui si applica la flat tax del 5%.
  • Applicazione automatica: l’imposta agevolata è trattenuta direttamente dal datore di lavoro (o dal fornitore esterno), salvo esplicita rinuncia del lavoratore, che potrebbe preferire la tassazione ordinaria IRPEF per sfruttare eventuali detrazioni e deduzioni.
  • Gestione delle mance tramite agenzie: se il lavoratore proviene da un’agenzia di somministrazione, le somme raccolte come mance dalla struttura ospitante devono essere trasferite all’agenzia, che provvederà poi al versamento della tassa sostitutiva all’Agenzia delle Entrate.

    Tale trasferimento costituisce solo una movimentazione di denaro senza rilevanza fiscale.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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