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Oggi: 05 Dic, 2025

Slittano le pensioni gennaio 2026: conti da rifare con 3 e 5 giorni di attesa

Le pensioni gennaio 2026 arriveranno più tardi del solito: tre giorni per chi usa Poste, cinque per chi attende l’accredito bancario
1 settimana fa
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pagamento pensioni
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L’INPS ha già confermato le date in cui verranno corrisposte le pensioni relative al mese di gennaio 2026. L’istituto ricorda che le pensioni vanno in pagamento il primo giorno bancabile del mese.

L’unica eccezione è per il mese di gennaio quando le pensioni verranno erogate dal secondo giorno bancabile del mese, ossia 3 gennaio (il 1° gennaio è rosso a calendario, quindi il secondo giorno bancabile diventa il 3 gennaio)

Pensioni gennaio 2026: un avvio d’anno con calendario speciale

Il meccanismo che stabilisce la tempistica dei pagamenti segue i giorni “bancabili”, ovvero quelli in cui sportelli postali e istituti di credito sono operativi.

Poiché il 1° gennaio è giorno festivo a tutti gli effetti, il primo giorno utile per avviare le operazioni diventa il 3 gennaio 2026. È questa la data ufficiale individuata per l’erogazione delle pensioni gennaio 2026 da parte di Poste Italiane.

Il 3 gennaio 2026 cade di sabato, ma per gli uffici postali rappresenta comunque una giornata lavorativa valida. Per questo motivo, tutti coloro che ricevono l’accredito tramite poste potranno contare sulla disponibilità della mensilità già dal 3 gennaio.

Situazione diversa per chi utilizza un conto corrente bancario. Gli istituti di credito non effettuano operazioni bancarie durante il sabato e, di conseguenza, il pagamento slitta automaticamente al 5 gennaio 2026, primo giorno utile successivo al weekend.

Regolare, invece, il pagamento pensioni dicembre 2025, che inizierà il primo del mese.

Accrediti in ritardo: conti da rifare per le spese da affrontare

Il nuovo calendario comporterà uno slittamento di alcuni giorni rispetto alla prassi abituale. Chi riceve la somma sul proprio conto postale registrerà un ritardo di tre giorni rispetto alla normale data del primo del mese, mentre per chi utilizza un conto bancario i giorni saranno cinque.

Una distanza temporale che, seppur minima, arriva in un periodo particolare dell’anno. Gennaio segue il ciclo di spese tipico delle festività e può richiedere una programmazione attenta. Per questo i beneficiari dovranno fare qualche valutazione in più nella gestione delle proprie risorse, tenendo conto dello scarto rispetto alle tempistiche ordinarie.

Pensioni gennaio 2026: ritiro in contanti allo sportello postale

Chi ritira la pensione gennaio 2026 direttamente in contanti presso gli sportelli di Poste Italiane potrà farlo già il 3 gennaio 2026. La data non cambia, perché coincide con l’avvio dei pagamenti riservati agli accrediti su conto postale.

Resta comunque valido il limite previsto dalla normativa in materia di pagamento in contanti: la riscossione allo sportello è possibile solo per importi che non superano i 1.000 euro netti. Al di sopra di tale soglia il beneficiario è obbligato a indicare un conto su cui ricevere la somma.

Come comunicare le coordinate all’INPS

Quando l’importo spettante supera il limite consentito per il prelievo in contanti, è dunque necessario comunicare all’INPS il rapporto finanziario da utilizzare per i pagamenti futuri. La procedura è semplice e può essere completata direttamente online attraverso i servizi messi a disposizione dall’Istituto.

È sufficiente accedere al portale INPS e utilizzare la funzione dedicata alla modifica delle coordinate, denominata “Cambiare le coordinate di accredito della pensione”.

L’operazione permette di aggiornare rapidamente i dati relativi al conto corrente, assicurando così il corretto versamento della mensilità.

Considerazioni sul pagamento pensioni gennaio 2026

Le tempistiche delle pensioni gennaio 2026 risentono della particolare disposizione del calendario e delle festività che aprono il nuovo anno. Pur trattandosi di un rinvio di pochi giorni, l’informazione è importante per consentire a chi percepisce la prestazione di pianificare con precisione le proprie uscite economiche.

L’INPS ha anticipato i dettagli per favorire una gestione più consapevole del bilancio familiare, soprattutto in un periodo in cui le esigenze di spesa possono risultare maggiori. Una corretta organizzazione, soprattutto per chi attende il pagamento come unico sostegno, diventa quindi fondamentale.

L’attenzione va anche alle modalità di riscossione: chi supera la soglia consentita per i pagamenti in contanti deve ricordare di comunicare le proprie coordinate bancarie all’Istituto per evitare ritardi o irregolarità. Anche questo elemento rientra nella corretta pianificazione di inizio anno, accompagnando i pensionati verso un 2026 più sereno dal punto di vista amministrativo ed economico.

Riassumendo

  • Pagamento pensioni gennaio 2026 posticipato per festività e giorni non bancabili.
  • Poste Italiane eroga gli assegni dal 3 gennaio, essendo giorno operativi.
  • Le banche pagano dal 5 gennaio, poiché il sabato non è bancabile.
  • Ritardi di 3 giorni per conto postale e 5 per conto bancario.
  • Ritiro in contanti possibile dal 3 gennaio entro il limite dei 1.000 euro.
  • Chi supera il limite deve comunicare nuove coordinate tramite servizio INPS online.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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