I requisiti previsti dall’Italia per consentire l’applicazione dello sconto IMU pensionati all’estero sono troppo rigidi. A dirlo è la Commissione Europea con una specifica lettera di infrazione fatta pervenire al nostro Paese.
Per capire di cosa parliamo è doveroso richiamare quanto prevede la normativa di riferimento nel nostro ordinamento.
È la legge di bilancio 2021 (comma 48) ad aver previsto una riduzione del 50% dell’IMU per una singola unità abitativa di proprietà dei pensionati che si trovano fuori dal Paese che che possiedono immobili in Italia.
I requisiti per lo sconto IMU pensionati all’estero
L’agevolazione si applica esclusivamente ad un’unità immobiliare non affittata né concessa in comodato, detenuta sul territorio italiano da soggetti non residenti che percepiscono una pensione secondo convenzioni internazionali stipulate con l’Italia.
I beneficiari devono essere residenti in un paese diverso dall’Italia, con il quale esiste un accordo di sicurezza sociale con il nostro Paese.
Il beneficio, tuttavia, ha subito uno stop temporaneo nel 2022, quando la percentuale di sconto veniva ridotta al 37,5%. A prevederlo fu la legge di bilancio di quell’anno (comma 743) e solo per quello specifico anno d’imposta. Dal 2023 si è tornati allo sconto del 50%.
I paesi coinvolti: chiarimenti del DEF
A fornire chiarimenti sul requisito della “pensione in regime internazionale”, ci pensò il Dipartimento delle Finanze (DEF) ha emesso la Risoluzione n. 5/Df dell’11 giugno 2021. In detto documento di prassi è detto che per tale si intende una pensione ottenuta tramite la totalizzazione dei periodi assicurativi, sia quelli accumulati in Italia sia quelli
- in Paesi UE, SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein), Svizzera (pensione in regime comunitario) e Regno Unito, consultabili al seguente link: (https://www.inps.it/prestazioniservizi/paesi-dellunione-europea-e-altri-stati-che-applicano-i-regolamenti-comunitari-disicurezza-sociale)
- in Paesi extraeuropei che hanno stipulato con l’Italia convenzioni bilaterali di sicurezza sociale (pensione in regime di convenzione bilaterale), consultabili al seguente link (https://www.inps.it/prestazioni-servizi/paesi-extra-ue-convenzionati).
Chiarito anche che lo sconto IMU 50% in esame non si applica nei casi in cui la pensione è frutto del cumulo tra i periodi assicurativi in Italia e quelli in paesi come il Messico o la Repubblica di Corea, dove le convenzioni esistenti non prevedono la totalizzazione internazionale.
Lo sconto IMU pensionati all’estero va cambiato: infrazione UE
Per la Commissione UE si tratta di requisiti troppo stringenti che vanno a penalizzare anche i pensionati residenti nei paesi UE e SEE che possiedono immobili in Italia. Inoltre, come anche per la lettera di infrazione sul regime forfettario, anche in tale caso per la Commissione UE si andrebbe ad infrangere l’art. 49 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), il quale va, invece, a tutelare la libertà di stabilimento e circolazione nel territorio europeo.
A seguito dell’ammonizione, l’Italia deve rispondere nel termine di due mesi con motivazioni o modifiche adeguate. Il rischio è quello di finire dinanzi alla Corte di Giustizia Europea con conseguenti sanzioni.
Riassumendo
- La Commissione UE critica i requisiti italiani per lo sconto IMU pensionati esteri, ritenuti eccessivi.
- La legge di bilancio 2021 prevede uno sconto IMU 50% per pensionati all’estero.
- L’immobile deve essere unico, non affittato né in comodato, e situato in Italia.
- Lo sconto si applica solo con pensioni da convenzioni internazionali di sicurezza sociale.
- La UE contesta l’esclusione dei pensionati da Paesi con convenzioni limitate o non totalizzabili.
- L’Italia ha due mesi per rispondere, altrimenti rischia sanzioni dalla Corte UE.
