Il vaglia cambiario è un titolo di credito che viene emesso dalla Banca d’Italia su richiesta del cliente. Esso viene di fatto equiparato al vaglia postale e all’assegno circolare e può essere emesso anche su richiesta dell’Agenzia delle Entrate (ad esempio per il recupero dei crediti Irpef). Ecco allora come viene emesso e come riscuoterlo.

Come viene emesso il vaglia cambiario

Il vaglia cambiario potrà essere richiesto da chi desidera avere uno strumento di pagamento con copertura garantita e ciò presso le varie filiali della Banca d’Italia che offriranno tale servizio.

Ci si potrà recare in Banca di persona oppure inviare la documentazione per posta, posta elettronica o fax scaricando i moduli dalla pagina ufficiale della Banca d’Italia. L’importo, invece, potrà essere versato in contanti recandosi presso le filiali o facendo un bonifico sul conto corrente di quella alla quale ci si rivolgerà per l’emissione del vaglia.

Nella causale si dovrà indicare quanto segue: provvista per emissione di vaglia cambiario. Per conoscere l’iban si potrà chiamare tranquillamente la filiale della Banca d’Italia alla quale si richiederà il servizio. Fatta tale operazione quest’ultima emetterà il vaglia cambiario con la clausola “non trasferibile”. Se richiesto, poi, potrà essere emesso anche in forma libera purché non superi la cifra di 1.000 euro e pagando un’imposta di 1,50 euro. Se si opterà per quest’ultima scelta, l’importo che verrà versato eventualmente con il bonifico dovrà essere comprensivo anche dell’imposta di bollo.

Come si incassa il vaglia cambiario e info eredi

Il vaglia bancario potrà essere incassato tranquillamente presso la propria Banca o sportello postale versando il vaglia sul proprio conto corrente. Questa sarà la soluzione più semplice. In alternativa ci si potrà recare presso una delle filiali della Banca d’Italia portando con sé il proprio documento di riconoscimento.

Si dovranno, però, attendere le dovute verifiche prima che il pagamento possa essere fatto in contanti o mediante accredito in conto corrente bancario. Chi non può aspettare potrà richiedere l’intervento di un notaio che sarà però a sue spese ed ottenere l’incasso mediante accredito in conto corrente.

Gli eredi, infine, potranno versare il controvalore di tale vaglia intestato al defunto su un conto corrente postale o bancario. Per sapere con esattezza che documentazione presentare ci si dovrà rivolgere alla propria Banca o alle Poste. In alternativa gli eredi potranno anche presentarsi presso le sedi di Banca d’Italia di persona o con una delega degli assenti ma per importi pro capite fino a 3.000 euro. In caso di procura si dovrà inviare la richiesta per posta allegando ad essa la fotocopia della carta di identità in corso di validità di ogni erede più i moduli che si troveranno sulla pagina web ufficiale della Banca d’Italia.

Leggete anche: Vaglia Eurogiro, MoneyGram, circolare, veloce e postale ordinario: tutte le info

[email protected]