La Banca d’Italia in collaborazione con l’Ivass ovvero dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni ha fornito un vademecum sulle truffe polizze auto. Nel dettaglio: come avvengono, come l’Ivass scopre le irregolarità, cosa fa tale organo e sopratutto come proteggersi.

Le truffe via internet

Le truffe via internet colpiscono sopratutto la Rc auto ed in particolar modo le polizze temporanee ovvero quelle che durano poco. Tali tipologie di polizze, come detto, vengono proposte via internet da intermediari inesistenti che molto spesso, purtroppo, utilizzano l’identità reale di agenti o broker ovvero di coloro che sono iscritti veramente nel Registro Unico degli Intermediari Assicurativi e Riassicurativi (Rui) che è tenuto dall’Ivass ovvero dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.

I canali più utilizzati medianti i quali vengono effettuati i raggiri sono ovviamente i siti web ma anche i social network, i blog e le campagne pubblicitarie online. Il dato negativo in merito a tale pratica è che essa negli ultimi anni sta aumentando sempre di più.

Come fa l’Ivass a scoprire le irregolarità

Ci si chiede quindi come l’Ivass riesce a scoprire le irregolarità. Ebbene tale Istituto viene a conoscenza di quei siti potenzialmente irregolari sia mediante delle ricerche autonome che svolge sul web sia mediante le segnalazioni che vengono fatte al contact center  il cui numero è l’800.486661. Inoltre grazie alle denunce dei cittadini che si ritrovano truffati, a quelle fatte dalle associazioni a difesa dei consumatori, dalle segnalazioni degli intermediari regolari nonché quelle della Polizia.

Cosa fa l’Ivass quando scopre le irregolarità?

Un sito per definirsi regolare ed avere l’approvazione dell’Ivass deve essere riconducibile ad un intermediario iscritto al Rui. Qualora non la abbia, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni avviserà l’autorità giudiziaria chiedendo che esso venga oscurato. Pubblicherà però un comunicato stampa per avvertire il consumatore mediante interviste e canali social.

Le informazioni verranno condivise con le altre amministrazioni interessate, le unità anti-frode delle compagnie assicurative e gli uffici commerciali ma anche con il registro nazionale dei domini ed i service provider dei servizi hosting del sito. E infine le informazioni saranno condivise anche con gli Istituti di Credito  nonché con Google affinché provveda subito ad oscurare il sito fasullo.

Cosa fare per evitare le truffe?

Prima di sottoscrivere la polizza, bisognerà consultare l’elenco dei siti irregolari sul sito web Ivass.it. Si dovrà poi richiedere un preventivo numerato chiedendo conferma della sua autenticità alla compagnia assicurativa. Ci si dovrà poi insospettire qualora sul sito manchino i riferimenti dell’intermediario o siano indicati solo contatti e-mail o tramite messaggio cellulare o whatsapp. Il campanello d’allarme dovrà scattare anche se verrà richiesto di pagare a favore di una carta di credito ricaricabile oppure di un conto corrente bancario intestato ad una persona non iscritta al Rui.

Una volta terminato l’acquisto, poi, sarà sempre necessario consultare la copertura assicurativa su Ilportaledell’automobilista.it.  Inoltre si dovrà controllare che insieme alla polizza siano state inviate anche le condizioni generali dell’assicurazione nonché le informative pre-contrattuali.

Ricordiamo, che acquistando una polizza falsa, purtroppo, non si perderà soltanto denaro ma si rischierà una multa, il sequestro del veicolo o ancora il ritiro della patente. Qualora si dovesse fare un incidente con un’automobile non coperta da assicurazione perché la polizza è falsa, sarà necessario invece chiedere un indennizzo al Fondo di Garanzia per le Vittime della strada della Consap. Qualora ci fossero ulteriori dubbi si potrà chiamare il numero verde dell’Ivass comunicato.

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