
Attenzione alla Truffa dello specchietto, nonostante questa tecnica di raggiro sia diventata nota, i furbetti dello specchietto rotto continuano a imperversare sulle strade d’Italia.
Da nord a sud sono tantissimi le denunce effettuate alla alla Polizia.
La tecnica è sempre la stessa: i truffatori scelgono una vittima, la affiancano e simulano un urto lanciando sulla fiancata della sua auto un oggetto, di solito una pallina o un sasso di piccole dimensioni. Dopodiché, sostenendo di aver subito un danno allo specchietto retrovisore, in realtà era già ammaccato, pretendono un risarcimento immediato.
Truffa: in tutta Italia
I truffatori non si sono fermati nemmeno ad agosto, sono stati denunciati numerosi episodi dal Friuli (nei pressi di Udine e di Pordenone) al Veneto (Padova), al Piemonte (Alessandria) alla Liguria (Carrara) e, scendendo verso sud, nella Capitale e dintorni, in Campania (Avellino, Nola, Torre del Greco) fino in Puglia (Trani).
Truffa: le vittime vengono scelte senza limite di età
Le vittime sono Donne e uomini, preferibilmente avanti con gli anni, ma anche automobilisti trentenni e, addirittura, una suora che, però, non c’è cascata.
Come lei molti altri perché, per fortuna, ormai la notizia ha girato e molti sono stati attenti e quando si è presentato il caso, rifiutano qualsiasi richiesta di risarcimento o, appena pagato, corrono a denunciare il fatto alla polizia, aiutando gli agenti a stanare i malfattori.
Truffa: La Polizia lancia un hashtag anti truffa
I luoghi preferiti della truffa sono le strade strette, le zone poco trafficate, parcheggi dei centri commerciali e se ci si ferma in doppia fila.
Un invito che la Polizia sta diffondendo anche attraverso i social network con l’hashtag #chiamatecisempre finalizzato proprio a combattere questo tipo di truffe.
Se vi accorgete di qualcosa, nel dubbio, una telefonata al 112 può salvarvi dall’imbroglio.Ti potrebbe interessare anche: