Prosegue la truffa a danni della Postepay. Uno degli ultimi casi riguarda una persona che voleva incassare 450 euro vendendo il suo divano ma che si è trovata invece la carta svuotata. Lo riferisce il noto sito IlGazzettino. La vicenda risale a marzo del 2019 ma si è risolta soltanto adesso con una condanna per truffa aggravata. La vittima del raggiro è riuscita così ad ottenere il risarcimento del danno e le spese legali. Questa è solo una delle truffe online ma ce ne sono tante per cui il suggerimento è di prestare sempre la massima attenzione a quando si effettuano determinate operazioni.

Truffa Postepay: cosa è successo

Una donna ha cercato di vendere il suo divano trovando di fatto un acquirente. I due si sono accordati per il pagamento che sarebbe avvenuto mediante carta prepagata Postepay. Il truffatore ha poi mandato la signora ad uno sportello Atm e le ha chiesto di inserire i codici per consentirgli di accreditare la cifra richiesta. L’operazione però non è andata a buon fine in quanto l’ignara vittima non ha trovato alcuna traccia degli accrediti e ha ripetuto l’operazione fino 4 a volte.

Solo allora la signora si è resa conto che il denaro veniva prelevato dal suo conto e per questo ha deciso subito di sporgere una denuncia. Sono partiti quindi gli accertamenti che hanno rilevato il raggiro per cui alla vittima è stato riconosciuto il risarcimento del danno.
Ricordiamo che la Postepay è la carta prepagata ricaricabile di Poste Italiane che può essere utilizzata sia online che nei negozi fisici. Inoltre si può usare anche per prelevare denaro dagli Atm Postemat ed in quelli bancari. Esistono vari tipi di Postepay ma quelle più ricercate sono la Standard e la Evolution. La differenza sta nel fatto che quest’ultima possiede l’iban. Su di essa, quindi, è possibile accreditare stipendio/pensione ma anche disporre di bonifici, pagare i bollettini e domiciliare le utenze.


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