Basta fare pochi calcoli per capire qual è la situazione attuale dei tassi dei mutui e perché la situazione sta diventando insostenibile. Nel febbraio 2022, poco più di un anno fa, essi si attestavano all’1,85%, a febbraio del 2023 hanno raggiunto la quota record del 4,12%

Una situazione di questo tipo non si viveva dall’ottobre del 2012, quando il contesto di crisi aveva raggiunto il suo picco. Nel concreto, cosa significano questi dati? Facciamo un esempio. Prendiamo un mutuo ‘standard’, vale a dire un prestito di 140mila euro per l’acquisto di un’abitazione di 200mila euro: a febbraio 2022 le rate erano di circa 666 euro, adesso, per lo stesso mutuo, sarebbe di 855 euro.

Praticamente 200 euro in più al mese. Il tutto è complicato dal fatto che i tassi aumentano e i redditi restano uguali: e così una famiglia può accedere a un mutuo del 25% circa più basso.

I problemi sono due. Il più grave riguarda chi ha già un mutuo e vede costantemente crescere le proprie rate. Il secondo riguarda chi vorrebbe acquistare casa e con questi tassi difficilmente può sostenere un mutuo.

I tassi mutui stanno schizzando alle stelle e continueranno a crescere fino al 2024

I dati di Bankitalia hanno immediatamente suscitato le reazioni da parte delle associazioni di consumatori. Una nota associazione a difesa dei consumatori annuncia come un mutuo a tasso variabile possa costare oggi tra i 2.500 e i 3.200 euro in più rispetto al 2021. L’Unione Nazionale Consumatori, invece, ha parlato di ‘stangata’ da 159 euro in più al mese per tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo, il differenziale è rispetto al febbraio 2022. I calcoli  sono molto chiari: ragionando su un mutuo ‘medio’ con rata di circa 585 euro fino all’anno scorso, adesso si parla di circa 744 euro, un aumento appunto di 159 euro. la mazzata a livello annuo è di 1.908 euro.

La cattiva notizia è che la politica europea di rialzo del costo del denaro, e dunque dei tassi sui mutui, potrebbe continuare almeno fino al 2024, quando gli analisti ritengono che possano iniziare nuovamente a decrescere.

Ma nel frattempo, quali sono gli strumenti che le famiglie italiane con mutuo hanno per resistere in questo difficile periodo?

Le possibili soluzioni al rialzo dei mutui: come (provare a) risparmiare

La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, è ben consapevole che questa scelta di far crescere il costo del denaro potrebbe portare molti clienti a divenire morosi dinanzi al consistente e continuo aumento dei tassi sui mutui. Il pericolo è grosso e non bisogna dimenticare che la crisi economica del 2008-2009 iniziò proprio come una crisi sui mutui. La Lagarde, dunque, ha suggerito alcune possibili soluzioni.

La prima è la possibilità che la banca possa rinegoziare il mutuo: il problema è che gli istituti di credito non sono per nulla intenzionati a fare sconti.

La seconda è la cosiddetta ‘surroga’: si tratta del trasferimento del proprio mutuo da una banca a un’altra, che magari offre una soluzione migliore. Il passaggio dovrebbe avvenire senza alcun costo aggiuntivo. La terza e ultima possibilità è data dalla possibilità di passare dal tasso variabile al tasso fisso, ma ci sono dei parametri: il mutuo residuo deve essere entro i 25 anni, il valore dello stesso non deve superare i 200mila euro, ma soprattutto l’ISEE dell’intestatario non può essere superiore a 35mila euro.

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